Avete mai sentito parlare di PNL? L'acronimo sta per programmazione neuro linguistica e Alessio Roberti ne è uno dei massimi esponenti italiani; è inoltre sociologo, formatore ed esperto di comunicazione efficace.
La programmazione neuro linguistica è un approccio alla comunicazione fondato sulla convinzione che esista un legame fra linguaggio, processi neurologici e comportamento. Ovvero, possiamo migliorare l'efficacia della comunicazione esprimendo gli stessi concetti in maniera più empatica e convincente per chi ci sta ascoltando.
Quando ho sentito parlare di questa tecnica, mi sono venuti subito in mente risvolti di tipo lavorativo (trattative commerciali, ecc) e avevo completamente sottovalutato l'aspetto relazionale e pedagogico. Non si tratta di fare il lavaggio del cervello al prossimo, eh! Adesso vi racconto.
Le parole per crescere tuo figlio è un manuale di PNL indirizzato ai genitori (ma anche ai formatori), per rendere l'educazione impartita ai bambini meno costrittiva ma ugualmente efficace e, non ultimo, rafforzare al massimo la loro autostima e il loro personale sistema di giudizio.
Il testo si divide in due parti, la prima dedicata al potere positivo delle parole sui figli, la seconda sull'autostima dei genitori, poichè adulti con scarsa autostima, stressati o frustrati sono peggiori genitori.
Di questo libro mi sono rimasti impressi alcuni concetti chiave in cui mi sono molto ritrovata in qualità di figlia. In primis quello che alcune frasi che mi sono state dette dai miei genitori le ricorderò per tutta la vita.
Da questo libro si possono solo trarre spunti positivi, poichè "nella comunicazione non esistono fallimenti, ma solo risultati positivi", magari a volte grandi e altre piccoli, ma sempre positivi.
Vi elenco qualche piccolo grande consiglio:
- giudica il comportamento sbagliato, non la persona
- prenditi cura di te stesso e sii una persona migliore, per essere di buon esempio (ne avevo già parlato qui)
- ama i tuoi figli per ciò che sono e non per i risultati che raggiungono, e faglielo ben presente
- le piccole discussioni fra partner davanti ai figli sono ok, purchè condotte in modo pacato e rispettoso, poichè il disaccordo è naturale ed è bene fornire un modello positivo per gestirlo
- dare ai bambini messaggi chiari e sintetici e non inebetirli con lunghe ramanzine
- usare il linguaggio positivo, evitare il più possibile i "non" e i divieti, meglio trasformarli in frasi positive con lo stesso significato (meglio "vai a giocare a palla in cortile" piuttosto che "non giocare a palla in casa")
- usare il linguaggio dell' "io" piuttosto che quello del "tu", così da evitare il più possibile di dare giudizi frustranti, ad esempio "(tu) metti subito in ordine la tua stanza" può essere sostituito da un "(io) gradirei che sistemassi i tuoi giochi"
- usare il rinforzo positivo non solo nei confronti dei risultati ottenuti, ma anche dell'impegno
Ottimi consigli per la vita di tutti i giorni.. E chissà che un giorno non ci tornino utili nel rapporto con i nostri bimbi!
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