Oggi
son proprio contenta. Ho fatto ciò che desideravo e me lo son goduto
con voluttuoso egoismo. Ho preso un giorno di ferie. Ma non un giorno di
ferie qualunque, no. Un giorno pre-ponte, roba grossa. Mi sono alzata
lo stesso di buon’ora, ho fatto una meravigliosa colazione con calma,
osservando il sole che si faceva lentamente spazio tra la nebbia. Ho
fatto una profonda pulizia del viso con il mio nuovo Visapure fiammante e
mi sono anche concessa una maschera. Mi sono truccata felice sapendo che
di lì a poco sarei andata dal parrucchiere a rinnovare il mio celeberrimo riflesso rosso. Ho usato i colori che lo faranno risaltare
di più, sono proprio soddisfatta. E le sopracciglia mi sono venute
divinamente. Che poi non di dica in giro che ho sprecato giornate intere
a studiare i consigli delle guru di You Tube.
Sono
stata dal parrucchiere che mi ha coccolata, colorata e phonata, fra una
chiacchiera e l’altra, con in sottofondo il nuovo cd di Katy Perry.
Sono uscita appena in tempo per prendere un aperitivo in centro con la
mia amica A., che non vedevo da tantissimo e con la quale avevo davvero
necessità di fare un aggiornamento intensivo. Sono stata a pranzo da mia
madre che, non ho davvero capito come mai, mi aveva fatto una sorpresa:
mi ha regalato una borsa! Ma non UNA borsa… LA borsa che è un po’ che
stavo puntando. E ha indovinato anche il colore!!! Sono commossa. Non so
davvero come ringraziarla. Prima di tornare a casa ne ho approfittato
per fare un giretto per negozi, che il sole di questo lungo autunno
ancora non si sa per quanto potrà durare. Alla fine ho preso qualche
cosina, ma nulla di importante. Ho preferito risparmiare per quel
weekendino in montagna che io e Lui vorremmo tanto farci appena arriverà
un po’ di neve…
Accidenti,
si è fatto tardi! Salto in macchina e corro a casa. Arrivo appena in tempo
all’appuntamento col tappezziere che mi deve riconsegnare il divano dopo
averlo foderato di nuovo. Sono felicissima! Sembra proprio un divano
nuovo. Non vedevo l’ora di vederlo sistemato. Senza coperture era
terribilmente triste… si intravedeva la piuma dei cuscini che creava uno strano
effetto a cerchiolini sotto le fodere ed ero sempre sull’orlo di una crisi di nervi per
tenerlo coperto con dei teli in una qualche maniera. Ora invece ci
siamo! Così sì che mi piace. Speriamo che il gatto non lo confonda più
col suo tiragraffi…
Con
la casa perfettamente pulita, il divano rivestito e le tende mi sembra
finalmente di essere “arrivata”, dopo oltre un anno di lavoretti,
lavoroni e ristrutturazioni più o meno di ogni angolo… sono proprio
felice! Per non sentirmi troppo in colpa per la giornata di cazzeggio di
svago più totale, decido di preparare il borsone e andare in palestra.
Oggi esagero: doppio turno. Zumba poi yoga.
Ci
voleva proprio. Stasera sono un’altra. Non avete idea. Mi addormento
felice fra una riga e l’altra di uncinetto, fantasticando sul massaggio
che ho prenotato per domani sera con un buono che mi hanno regalato…
***
Ci
siete cascati? Dai, almeno un pochino… io mentre scrivevo a tratti ci
ho anche creduto. Perdonatemi, ma avevo bisogno di farlo, di assaporare
un pochino quella sensazione. Purtroppo praticamente nulla di quello che ho scritto corrisponde a verità. Ho lavorato di fantasia.
In
realtà sono incavolata nera. Ho passato una di quelle settimane bige
che speri solo che finiscano in fretta. E dannazione non va bene quando
speri che il tuo tempo trascorra in fretta, perché non torna più! Ho
sempre sostenuto che ognuno sia responsabile della propria felicità e io
in questo periodo in materia faccio schifo. Andrei rimandata, se
non bocciata addirittura.
Non capisco bene cos’è che mi rode così tanto,
visto che poi, alla fine, problemi grossi non ne ho. Vorrei un figlio e
non arriva. No vabbè, ok, ormai l’ho detto… ma non sono incavolata per
questo. Al massimo un po’ preoccupata, ma non disperata. Non so se
dipenda dallo stress, dal meteo, dall’aver bucato le mutande
portafortuna che mi ha regalato l’altra amica A. o, semplicemente, dal
fatto che le cose arrivano quando arrivano e basta. Ma lo capisco.
Queste tempistiche non erano quelle che avevo sperato, ma posso ancora
accettarle anche se ne sono dispiaciuta.
Però sono incavolata. E frustrata. E soffocata. Il motivo principale credo sia un altro, più di tutto dal tempo che mi manca. Non ho il tempo per fare tutto quello che vorrei.
E
in questo momento di cose ne vorrei fare tantissime. Mi sembra di avere
così tanto da dare e non riuscirci è come se mi risucchiasse in un
vortice melmoso dal quale non ho scampo.
Vedo un progetto creativo
carino ma la mia craft room è ancora il delirio più totale.
Leggo di
un’esperienza simpatica e istruttiva da fare con i bambini, mi
piacerebbe metterla in pratica e non saprei con chi… Mi sono ridotta a
supplicare un mio amico di fare da babysitter alle sue figlie. Non so se
mi ha preso sul serio come avrei voluto.
Vorrei
dedicarmi di più e meglio a Lui, magari andare insieme da qualche parte
e starcene un po’ da soli. Ma quando? Lui lavora moltissimo e io
attualmente sento il dovere morale di utilizzare tutto il mio tempo
libero e le mie risorse per la casa. Vorrei passare molto più tempo con
la mia famiglia ma vedo tutti pochissimo e attualmente non sono in grado di essere
per loro quello che vorrei. Mi sento tanto in debito con tutti. Vorrei
rendermi utile, chiacchierare, essere di compagnia, regalare tempo,
oggetti, azioni. Ma proprio non ne ho la possibilità, non c’è verso.
E'che c’ho un po’ la sindrome di Calimero. Sono qui a sgonfiarmi su me
stessa e a incatenarmi da sola dentro un processo che non mi piace neanche
un po’. Mi sto antipatica quando faccio così. Però so che poi mi passa.
Eeeeh se mi passa.
Che periodino...e io che ti vedevo finalmente tutta bella e phonata...
RispondiEliminaacci, su, coraggio (che mi detesto da sola quando dico così). Poi arriva un giorno in cui tutto ha un'altra faccia. E si intravede la luce...
Tenere. Duro.
Eliminaah ah ah ... io preferivo un dolcetto ad uno scherzetto :-P
RispondiEliminaAhahah e invece...! Andrà meglio la prossima volta ;)
RispondiElimina