martedì 17 novembre 2015

Felicità e fastidio. Uno strano mix.

Amore è telefonarsi per condividere un tramonto.
Amore è alzarsi a preparare una torta che sia pronta per colazione.
Amore è andare a letto presto, anche se non ne avevi voglia.
Amore è trovare sempre il tempo per un abbraccio, anche quando di tempo non ce n'è.
Amore è fare i cretini al semaforo, ma su due macchine diverse.
Amore è comprare sempre due pacchetti di caramelle.
Amore scalpita e straripa.
Amore è una luce che diventa sempre più forte e non si può contenere.

Sarebbe bello essere in tanti a poterne gioire. È un peccato avere tanto bene e non poterlo condividere. Dover sprecare le proprie energie in un percorso che dovrebbe essere superfluo, e poter arrivare alla meta con tanta più facilità. Come se la meta fosse un passaggio naturale, e non l'agognato traguardo di una gara faticosa e difficile.

In questi giorni pensierosi mi trovo a provare invidia. E non mi piace per niente. Sono invidiosa di chi non ha dovuto faticare così tanto e soffrire. Sono infastidita da chi ha avuto un dono grande e non glie ne importava più di tanto. Provo una strisciante repulsione per chi non sa quanto è fortunata.

So che è un momento e che passerà. Ma per ora mi sento più solidale con l'amica F. che ha avuto il suo primo bimbo dopo poco più di 20 settimane di gestazione, e grazie al cielo ora ha tre anni e sta da favola. Mi sento solidale con l'amica A. che non sa cosa sia l'attesa del test positivo, ma ha imparato che da quel momento in avanti le cose possono precipitare. Mi sento vicina alla collega A. che con la PMA alla fine è riuscita ad abbracciare la sua bambina, ma questo percorso l'ha segnata in modo irreparabile. Sento di intendermela con voi che mi leggete, che in tante sapete di cosa sto parlando.

Piano piano tornerò ad essere solidale con tutte. Non mi piaccio quando sono così. Però ogni tanto è inevitabile riflettere su quanti anni avrebbe mio figlio se fosse arrivato subito. E su quanti fratelli avrebbe. E su come sarebbe stato questo Natale.

Le cose invece stanno come stanno. E non bisogna certo lamentarsi. Tutto sommato vanno anche bene, credo che dovrei concentrarmi su questo. Ci amiamo. Siamo felici. Casa gialla ora è proprio finita ed è un nido comodo e accogliente. Al lavoro le cose vanno discretamente. 

E a gennaio ci riproviamo.

[Direi che è su questo che mi concentrerò.]

9 commenti:

  1. E gennaio è alle porte cara...
    E poi festeggeremo tutte e due...
    Un abbraccio grande grande,Eleonora

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  2. ah come ti capisco..... ti guardi intorno e, sembra che per tutti sia talmente facile che aumenta il senso di fallimento che provi verso te stessa...... giorno dopo giorno, ti senti sempre più fallita. Sarebbe meglio rinchiudersi dentro casa... non vedere nessuno, non sentire nessuno.

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    1. Fallita per fortuna no.

      Frustrata sì, parecchio, dispiaciuta anche, ma fallita assolutamente no.

      Rinchiudersi in casa non fa stare meglio, posso assicurartelo. Magari evitare certe situazioni quando ci si sente particolarmente fragili può preservarci un po'... Ma secondo me bisogna cercare di farlo il meno possibile, perché il mondo là fuori va avanti, e fare finta che non sia così non aggiusta le cose.

      Ti auguro tanta fortuna e di realizzare il tuo sogno al più presto.

      Non sentirti una fallita, se è così che ti senti. Percorrere la nostra strada con coraggio ci rende tutt'altro che fallite. In bocca al lupo e a presto :)

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  3. Abbiamo tutte questi momenti. Spesso ci chiediamo "perchè a me?", e non capiamo cosa abbiamo fatto di male per meritarci questa punizione. Perchè è una punizione, no? Cos'altro può essere, pensiamo...Non ha senso soffrire così. Ed è come se il mondo non avesse più senso.
    Perchè fino ad ora ad una buona causa seguiva un buon effetto, ci impegnavamo e più o meno riuscivamo ad ottenere quello che ci eravamo prefissati...E invece è proprio il desiderio più grande che abbiamo che non possiamo realizzare.
    Anche io, che faccio del buon umore la mia arma migliore, sono caduta. E in sei anni e quattro PMA ho avuto tanti momenti come questo. Sappi che non sei sola, e che sopravvivere a tutto questo è veramente una gran cosa. Sei una guerriera, puoi perdere qualche battaglia, ma avrai la tua vittoria finale. Io faccio il tifo per te! Non vedo l'ora che arrivi gennaio!

    Un abbraccio.
    Carmen

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    1. Ciao Carmen! Ho fatto un salto di là da te... Complimenti! Quando avrò un po' di tempo verrò a leggere tutto tutto tutto :) hai fatto proprio un bel lavoro. Io ho a malapena tempo di scrivere, devo accontentarmi di qualcosa di più artigianale...
      Tornando a noi, sì è dura. Gli alti e bassi sono compresi nel prezzo. Io sono molto ma molto fortunata perché ho un carattere che la maggior parte delle volte mi aiuta. Ma non è sempre facile. L'importante è imporsi di andare avanti con determinazione. Una battaglia alla volta. Perché perdere la guerra non si può. A presto, ti abbraccio.

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  4. Eh sì, sei proprio una gran donna!
    Anche io ho un bel caratterino, eppure ad un certo punto ho avuto bisogno, non so, di qualcosa dove buttare tutta me stessa...Oggi scrivere è per me terapeutico.
    Ah, non so se ti può interessare, ma c'è una rubrica su Le Nuove Mamme che si chiama "Diversamente fertile"...e ci scrivo anch'io! Una delle fondatrici del sito ha avuto a lungo problemi di fertilità e anche se il sito si rivolge principalmente alle mamme, ha voluto che ci fosse uno spazio anche per noi mamme-non-mamme...
    Grazie per aver fatto un giro da me! :)
    Bacio.

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  5. E penso che a fine Dicembre avrei dovuto stringere il mio secondo figlio tra le braccia...e che il terzo figlio non arriverà mai.
    Come vedi siamo tutte preda dei "se" e dei "ma".
    I brutti pensieri sono sempre in agguato e le festività che si avvicinano, soprattutto il nuovo anno, non aiutano.

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