A Natale puoi. Meno 3 alle ferie.

Mammagari ha iniziato il conto alla rovescia e attende trepidante. 

Le brillano gli occhi come a un bambino la sera della vigilia davanti ai pacchi apparsi per magia. Ha fatto l’albero e il presepe e li ha riempiti di lucine come piace a lei. Ha preparato proprio tutto. All'appello non manca nemmeno la stella di Natale, che spera di non ammazzare prima della vigilia. Ma andiamo con ordine.

Ha rinfrescato in lavatrice il pigiama di pile, la vestaglia pelosa e ha messo bene in vista le ciabatte di feltro. Ha avvertito il gatto che non prendesse impegni. Ha lavorato molto assiduamente alle sue playlist su Grooveshark. Ha affilato ferri e uncinetti e procurato una significativa mole di filati. Ha riempito il frigo e selezionato ricettine strambe da provare (tipo il sushi nella foto, sul quale si è già allenata e non è venuto niente male). 

Ha fatto il pieno alle scatole dove custodisce i suoi tesori a base di foglie di te. Ha preparato con le sue mani le palle da bagno imitazione di quelle Lush con sorprendente successo. Ha messo in fila e inventariato le cremine più svariate. Quelle che normalmente non riesce mai ad usare. 

Lui ha posizionato i plaid sul divano e messo a punto la manutenzione dell’ampio parco (video) giochi di casa. Ha selezionato inoltre una cospicua lista di film e cartoni classici. All’appello mancano solo un po’ di corrieri che porteranno i libri più svariati e un bel giro all’ikea per ripristinare la scorta di candele. 

13 fantastici giorni consecutivi a casa che hanno tutta l’aria di essere una benedetta manna dal cielo. Qualcosa che per le feste di Natale in casa Mammagari non era mai successo, sarà un caso?

Un lunghissimo respiro di sollievo che ho tutta l’intenzione di usare per staccare e riposarmi. Non fare un bel niente di utile o di produttivo e... gustarmelo. 

Riflettere, ricrearmi, ricentrarmi. Produrre un bonus da usare nei prossimi mesi.  

Ce ne sarà bisogno.