martedì 4 giugno 2013

Ode alla rete - Non è un post sulla pesca



L’amica A. e l’amica S. sono le mie amiche più “storiche” in assoluto. Quelle con cui ti conosci da più anni (proprio tanti, nel nostro caso), hai passato tutte le peripezie dell’adolescenza, le vacanze estive e non e hai dei ricordi bellissimi. Quelle con cui ti capisci al volo senza bisogno di troppi discorsi ma, non si sa perché, se è un po’ che non le senti o non le vedi, con loro di discorsi ne DEVI fare un sacco. E’ proprio una necessità impellente, quasi fisica. E quando la soddisfi l’appagamento che ne deriva è illimitato. Ti senti le idee rischiarate, i confronti sono sempre produttivi, o anche soltanto gratificanti. Semplicemente. 
A dire il vero, tutto è semplice con loro.


Al ritorno dal compleanno dell’amica S., dopo una bellissima serata, io e l’amica A. parlavamo e parlavamo (dopo aver anche sbagliato strada all’andata per questo motivo) e il discorso è andato sulle disavventure della nonna ricoverata che, bene o male, purtroppo tutti abbiamo. Anzi, per fortuna se ce l’abbiamo.


Pensavamo alla solitudine. Alla noia. Alle giornate tutte uguali e al problema che, con la pensione, spesso non ci si possa permettere il tenore di vita al quale si era abituati prima. Ci ha fatto un po’ tristezza.   


Abbiamo rievocato aneddoti di una nonna che, per poter studiare, ha dovuto ribellarsi alla mentalità di un’epoca che l’avrebbe vista meglio dietro a una macchina da cucire, piuttosto che davanti a una commissione che la interrogava per prendere il diploma. Una nonna che come strumenti aveva la testa e la carta carbone, o poco più. E ce li ha ancora, perché le nuove tecnologie le sono ostiche, anche se ci mette tutto l'impegno. Se ha voglia di leggere un libro, dopo un po’ si arrende perché i caratteri della carta stampata per lei sono troppo piccoli e ripiega sulla televisione. Sul divano. Che poi diventa un pisolino a causa della noia e del cervello semispento.


Di storie come questa sono certa che ne conoscerete tante.


La nostra generazione, se avrà la volontà, non sarà più costretta a cose come queste. Altro che televisione! Noi come strumento abbiamo internet! Avremo sempre la possibilità di utilizzare uno strumento che non ci lascerà passivi su un divano ma che allenerà i nostri neuroni e ci fornirà sempre stimoli nuovi. Le informazioni non saranno più da andare a comprare in edicola. L’orario dell’autobus non sarà più da consultare alla fermata. Le nuove ricette di cucina non saranno da aspettare all’orario in cui le trasmette la televisione. Potrebbero essere realtà forum di nonnetti che si organizzano per trovarsi al parco e pubblicizzano sulla pagina della Gazzetta le iscrizioni ai tornei di bocce e burraco. Chatline di arzille rezdore che si confrontano in tempo reale sulla ricetta migliore per il ripieno dei tortelli. GrannyBlog che aggiornano sulle ultime esenzioni sanitarie per gli over 65 e incrociano le offerte migliori dei volantini in corso per fare la spesa al minor prezzo. Videochiamate Skype con i figli in giro per il mondo. Video tutorial di maglia e uncinetto in maxi schermo. Tutte le puntate delle sitcom primi anni Duemila in streaming, senza pubblicità.


Occhei. Forse mi sono fatta un po' prendere la mano dall'immaginazione
Però siamo proprio fortunati. Se riusciamo a farci un po' più furbi (mi ci metto io per prima a cadere spesso nella tentazione di guardare più spesso lo smartphone, anzichè le persone negli occhi) abbiamo in mano il più duttile e prezioso strumento dei nostri tempi. Basta solo ricordarci che è, appunto, uno strumento e non lo scopo.
Quasi quasi ora vi lascio e vado a mandare un messaggino alle mie amiche...

6 commenti:

  1. Mia nonna, bisnonna di 6 pronipotini, ha 95 e comunica con tutti noi sparsi per il mondo con skype e se ne meraviglia molto meno di certi quarantenni!!! W le nonne!!!

    RispondiElimina
  2. Anche mia mamma, che è una (giovane) nonna utilizza internet, la mail e gioca a burraco on line :-)
    Lo strumento che dici tu è senz'altro utilissimo, versatile, ormai necessario MA, bisogna stare attenti alla "dipendenza" che può creare!!! Troppe persone ne diventano fanatiche ... e il rischio potrebbe essere quello di un isolamento globale ... E'innegabile che negli anni si sia radicalmente modificato il modo di leggere, di relazionarsi, di avere informazioni, di giocare (ahimè) ... ma credo che delle cose debbano conservarsi "così come erano". Non vorrei proprio che un domani mio marito mi chiedesse "passami il sale" con wWhatsApp!!!! :-)
    ... e comunque, quando saremo vecchie noi, ci sarà altro che internet!!! Tsè!
    Aiuto che "pippone" che ho fatto ... 'mo basta ... ;-)
    Anzi no, io è da tanto tempo che non ho più nonni, ma il ricordo di loro è sempre vivo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mai dimenticare i nonni e i loro insegnamenti <3
      Assolutamente attenzione per internet, come per tutti gli strumenti. Io ripeto sempre che anche un coltello è uno strumento, utilissimo per tagliare il salame ma anche pericolosissimo se piantato nella tua schiena! Dipende dall'uso che ne si fa ;)
      Non ci avevo pensato... Chissà che altre diavolerie ci saranno quando saremo vecchie noi!!!!!
      Hai viso? Ho fatto un pippone anch'io! Un abbraccio

      Elimina
  3. divertente l'immagine di noi nonne del futuro che hai raccontato! chissà. forse non è tanto fantasiosa! infondo anche tra 40 anni saremo sempre noi, con internet come appendice irrinunciabile, già adesso!

    RispondiElimina