giovedì 13 dicembre 2012

E però

La mia amica M. è distrutta perchè ha un lavoro impegnativo e suo figlio non la fa dormire. Il mio capo ogni tanto arriva in ufficio storto perchè si sente in colpa per qualche sgridata troppo vigorosa a suo figlio maggiore. La mia amica I., adesso che è mamma, non si concede più shopping compulsivo di scarpe, al massimo qualche braccialettino di bigiotteria, sì ma di quelli da due euro, non di più. Adesso che ci penso, non so nemmeno da quant'è che non la vedo, la mia amica I. C'è qualche mamma che è a un passo dal conseguire una laurea in medicina honoris causa e non credo ne sia entusiasta.

Quando hai figli hai smesso di venire prima tu. Quando sei genitore hai per sempre la responsabilità di qualcun altro che grava su di te. Quando non sei più child-free ti puoi scordare di uscire quando vuoi e di cambiare programma all'ultimo minuto. Quando nasce un figlio probabilmente hai smesso di dormire. Quando compare un neonato nella tua vita devi rivedere tutto. Spazi. Orari. Priorità.

Anche chi un figlio lo ha desiderato tantissimo, è onesto nel dirti che la gravidanza non è uno scherzo... e del parto non voglio nemmeno parlare perchè ora come ora mi terrorizza. Siete voi a dirmi che la maternità è una roba tosta, per gente forte e che da quando vedi quelle due lineette vicine niente sarà mai come prima. E' qui in rete che ho imparato che anche con l'esperienza non tutto va liscio al primo colpo. E tutto questo mi dite pure che è normale.

E però. Però esiste quel ticchettìo inconfondibile che ti martella dentro. Quel qualcosa che non ti da tregua e occupa ogni millimetro cubo del tuo cervello. Quella folle inclinazione che ti fa rimbecillire davanti a una carrozzina. Quel desiderio innato e incontrollabile che non a caso si chiama istinto materno. Quel momento in cui per la prima volta dici che adesso lo vuoi anche tu. Per davvero. Che hai trovato la persona giusta. Che desideri con tutte le tue forze stringere un esserino che è metà Lui e metà te ma è comunque qualcun altro. Che non resisti dalla voglia di vederlo crescere e manifestare la sua unicità. Che sei pronta ad amare un altro essere umano come non credi nemmeno di essere capace. Che non te ne frega niente se vomiterai, soffrirai come un cane e ti verranno delle occhiaie profonde tre centimetri, se sarai divorata dall'ansia per una zuccata sul pavimento o un lego infilato nel naso, se ti trasformerai nel suo taxi personale per i prossimi diciotto anni. Non ti importa.

Io rispetto chi non vuole figli, rispetto le scelte individuali di ognuno e di ogni coppia ma, giuro, io chi non vuole figli proprio non lo capisco. Non ce la faccio a comprendere. Non mi capacito del fatto che qualcuno possa prendere in considerazione di avere un altro scopo nella vita. Razionalmente mi rendo perfettamente conto che possono essere del tutto sensati anche desideri differenti dai miei. Sono il mio cuore ed il mio stomaco che però non sentono nessun tipo di empatia con queste scelte.

Ok. L'ho detto e l'ho ripetuto. Mi pare chiaro. Provo a scriverlo per vedere l'effetto che fa. Io voglio un figlio. Voglio essere una mamma. Io mi sento già mamma. E sentirsi mamma senza un figlio è una sensazione strana e frustrante. Ti senti incastrata in qualcosa che non è carne nè pesce. Sento il bisogno di una famiglia che sia solo nostra. Noi e basta. Sarebbe perfetto. Sarà perfetto.
Devo solo pazientare ancora un pochino...

10 commenti:

  1. Specializzazione in bronco-pneumologia prego.
    ;-)
    Certo che sarà perfetto e vedrai, presto avrete la Vostra famiglia e sarà bellissimo!
    Nel frattempo goditi gli ultimi attimi di "solitudine", perché tra un paio d'anni ci saranno momenti in cui ti ritroverai a pensare: com'era bello scrivere un post in santa pace!
    Ma solo momenti eh, poi passa!
    :-P

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  2. Ecco appunto un bel post in solitudine! Oggi posso metterci ore a scrivere venti righe con le pupe attorno!!! Ti capisco io ho passato un inverno in cui mio marito non era ancora convinto e dovevo aspettare anche se mi sentivo pronta... ora mi ringrazia!
    Fatti un bel viaggetto intanto, qualche cena fuori e tanto cinema... io non ci vado da quattro anni! :)

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  3. Cara tu non puoi ancora capire cosa vuol dire "bisogno di solitudine" ma presto capirai, quindi goditi questi momenti finchè puoi!!!
    Ti abbraccio

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  4. anch'io volevo un figlio, anzi ne volevo tantissimi!! poi è arrivato l'amore della mia vita e tutti i sacrifici le notti insonni etc mi sono sembrate inezie, mi sono detta tutto qui? allora si può fare! ed è arrivato il piccolo.... diversissimo: notti insonni, capricci, e la gelosia del grande... adesso davanti a una carrozzina a un infante qualunque ancora penso perchè mi sono fermata? perchè non ho cercato la femmina? poi mi ricordo: perchè poi i neonati diventano ADOLOSCENTI !!
    sigh...
    Oriella

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  5. è vero, avere un figlio è un'esperienza indescrivibile. proprio ieri sera, dopo aver messo a letto tutti e due, io e il mio compagno ci siamo guardati e ci siamo detti che la nostra vita avrebbe perso la sua possibilità più grande se avessimo scelto di non avere quei due nanetti, e sarebbe stata una scelta assolutamente inconsapevole...
    un abbraccio, e goditi la tua solitudine e la tua indipendenza fino al midollo!!!

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  6. Mi unisco a Caterina... Fai tutto quello che puoi! Quello che non hai ancora fatto, quello che non faresti mai, tutto. Soprattutto, fatti un BAGNO CALDO!
    Oggi io e il mio Lui ci abbiamo provato, come ai vecchi tempi. Il ciccione dormiva profondamente.. E allora vai di candele, musica lounge, oli essenziali... Meraviglia. Entro in vasca, poi lui. Ah... Finalmente Relax... Intimità.
    Io: Scusa ma cos'era? Era lui?
    G.: Ma no amore, era un GABBIANO.
    io: i gabbiani a Trastevere il 16 dicembre?
    G.: effettivamente... È strano. Uhm, sì, è lui.
    Durata complessiva del bagno? 4 minuti e 40.

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  7. Una risposta per tutte: siete delle grandi! Mi dite esattamente quello che mi devo sentir dire. Intanto provvederò a togliermi la voglia di fare regali di Natale autoprodotti, cucirò a macchina fino a consumare le poche diottrie che mi ristano, folleggerò in giro e metterò al primo posto della to-do-list "aggiustare vasca da bagno attualmente fuori uso".

    @Oriella: Solo per te invece, cara Oriella... per l'adolescenza non so mica se mi sento pronta! Ma avrò tempo per prepararmi, vero?! Al massimo tornerò a piangere da te che mi dirai "Te l'avevo detto..."

    Grazie ancora a tutte, siete mitiche :)

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  8. Le tue parole sono perfette. E mi riconosco in te. 11 anni fa ho sentito dentro di me le tue stesse sensazioni. Poi è arrivato Riccardo. Dal primo momento in cui l'ho avuto tra le braccia ho pensato "per te darei la vita". E gliel'ho data. Eccome. 24 ore su 24, 365 giorni all'anno. 9 anni dopo ho risentito le stesse sensazioni. Ed è arrivata Valentina. L'ho presa tra le braccia e ho pensato "per te darei la vita". E le ho dato quel poco che avevo riguadagnato dopo tanti anni. Ora Valentina ha due anni e spesso mi siedo affranta e penso che per me non rimane niente. Che gli anni passano. Che la giovinezza se ne è andata. In punta di piedi. Senza avvisarmi. È così, questa è la spoglia realtà. Eppure la maternità è il più meraviglioso dei miracoli. Niente al mondo ti da le stesse sensazioni, le stesse emozioni. Solo i figli sanno farti arrabbiare e gioire al limite della disperazione. E solo loro ti fanno piangere di orgoglio. Senza di loro saremmo fossili viventi. Sicuramente più liberi. Ma privi di significato.

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  9. Antonella, hai colto nel segno. Il significato da dare alla vita per me è sempre stato questo. Ora che è giunto il momento i realizzare i nostri progetti scalpito...

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  10. bellissimo leggere tutti questi commenti...punti di vista, impressioni diverse...perchè ogni esperienza è unica.
    Io sono una persona che non voleva figli...paura? egoismo? non so...non sentivo il 'ticchettio'..dopo sei anni di matrimonio eccomi li' a desiderarne uno...poi l'altro. A. di 7 anni E. di 3. Sono la mia gioia. Ma non lo scopo della mia vita. Tra l'uno e l'altro mi sono laureata in scienze della formazione, lavoro part time... il blog..i miei interessi li coltivo.. le amicizie che sono fondamentali nella mia vita anche...Con un po' di conoscenza, metodo, convinzione è possibile organizzare la propria vita. Certo è difficile, costa fatica, ma fattibilissimo! certo la mia mente mette sempre al primo posto le esigenze dei bambini, occorre mediare talvolta...ma questo non lo vedo come un peso...grazie ad un marito che la pensa come me..ognuno di noi riesce ad avere i suoi spazi ...

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