lunedì 12 novembre 2012

13 novembre 2012

Ho scoperto leggendo qui che è stata istituita la Giornata Mondiale della Gentilezza. Ed è domani!  Esiste addirittura un Movimento Italiano per la Gentilezza, però forse andare in giro a distribuire bigliettini è troppo anche per me. Esagerazioni a parte, credo che mi abbiano letto nel pensiero, poichè ultimamente questo è un tema che mi sta appassionando. Noto in generale che ci siamo un po' dimenticati cosa significhi essere cortesi, educati e bendisposti nei confronti del prossimo. Soprattutto ci siamo dimenticati del perchè dovremmo esserlo, ovvero perchè semplicemente il 50% delle volte ilprossimo siamo noi!

Recentemente mi è capitato di essere apostrofata in malo modo da una pattuglia di polizia che mi aveva fermata per un banale controllo patenteelibretto (solo perchè ero una donna, temo, ma preferisco pensare che sia stato un caso), mi sono presentata a un corso dove l'insegnante si è mostrata molto seccata di avere nuovi allievi poichè le sarebbe toccato fare un riassunto delle puntate precedenti (ma allora perchè prendete nuove persone?), mi sono dovuta disturbare due volte in meno di un mese per rintracciare persone che avevano parcheggiato l'auto davanti al mio carraio bloccandomi in/fuori di casa e non mi sono mai sentita chiedere un banalissimo scusa. Così finisce che le prossime volte chiamo il carro attrezzi.
E sono solo alcuni episodi...

Mi sorprende notare che la maggior parte di queste persone poco gentili stesse lavorando, quindi fosse pure pagata per svolgere quella precisa attività in quel preciso momento, si presume con un atteggiamento educato e rispettoso del prossimo, se non addirittura col sorriso. Per non parlare dell'atteggiamento da tenere con un cliente pagante!

Ancora peggio è quando ci dimentichiamo la gentilezza nei rapporti interpersonali basati sull'affetto, sull'amicizia, sul voler bene all'altro. Perchè ricordiamoci che voler bene significa desiderare il bene dell'altro, ciò che è meglio per lui, il suo benessere e la sua felicità. Indirizzare le nostre azioni in questo senso. Essere sempre tesi verso questo obiettivo e sentirci felici se lo abbiamo raggiunto, o almeno ci abbiamo provato.

Se avrò la fortuna di avere dei figli, credo che questo sarà uno dei valori più importanti da trasmettere loro. La gentilezza, intesa come rispetto e voler bene, credo proprio che potrebbe darci una mano ad essere più felici, a stare meglio, anche a lavorare meglio. Spero di essere un buon esempio, sfrutterò tutto il tempo che ho per fare pratica!

2 commenti:

  1. Anche io adoro le gentilezze o meglio, il normale saper comportarsi!
    Sai come reagisco io quando mi trattano male, la mia arma?
    Essere ancora più gentile, in genere questa mossa spiazza l'interlocutore che comunque si aspettava una risposta fredda e lo porta a ridimensionare i suoi modi.
    è vero, non sempre funziona (e non tutti forse lo meritano, ma questo è un altro discorso), ma le volte che funziona rende tutto più semplice!

    RispondiElimina
  2. Adesso che mi ci fai pensare, anche a me capita di utilizzare questa tattica! E spesso funziona, hai ragione.

    RispondiElimina