sabato 12 marzo 2016

Una che c'è passata - 6 - Il pick up

Mio settimo giorno post transfer, un'agonia. Alla fine ho deciso che farò le beta lunedì e non prima. Troppa fifa. I sintomi ci sono ma il fastidio al seno, che era la cosa che mi tranquillizzava maggiormente, è molto diminuito fino quasi a scomparire, in compenso sono comparsi un mal di pancia simil-ciclo e un po' di stanchezza... che possono dire tutto e il suo contrario, accidenti! Ma una bella vomitata no?! Ma poi anche se vomitassi penserei a una forma virale, e saremmo da capo.
Ho anche cominciato a pensare ai lati positivi di non essere incinta, qualora dovesse andare male: potrei sfruttare per bene i vestiti che ho acquistato online in questi giorni per ingannare la noia (secondo voi ho preso dei tubini aderenti?), potremmo andare a fare quel weekend che ci hanno prenotato i miei genitori a titolo scaramantico (perchè, non potremmo farlo in ogni caso?), potrei ritornare del peso che ero due estati fa (sì... contaci) e, con le prime giornate belle, potrei fare le lunghissime camminate delle quali ho tanta voglia (non potresti accontentarti di farle non per forza lunghissime?).
No non ce la posso fare, lati positivi non ne trovo. Bisogna resistere, e arrivare a lunedì. Possibilmente con ancora tutti i neuroni funzionanti. Meno male che lavoro a maglia, almeno conto, non penso e mi sfogo. Se fossi un po' più bravina, in questi giorni avrei fatto un maglione al giorno!

Ho blaterato abbastanza, torniamo alle cose serie. E questa puntata del Manualetto è estremamente seria: il momento clou di tutto il protocollo, quello che ci può far intuire come andranno le cose, la chiave di volta della fecondazione assistita e anche la giornata più temuta: il pick up. Spero con questa paginetta di chiarire i vostri dubbi il più possibile, buona lettura.

***

Se il protocollo di PMA che state seguendo è una FIVET (sia essa una FIVET classica o una ICSI in tutte le sue varianti IMSI MESA PESA TESE TESA) e sta andando tutto come da programma, dopo la stimolazione follicolare dovrete sottoporvi al prelievo ovocitario, pick up o solo PU per gli amici.

Dopo 36 ore dalla somministrazione della gonadotropina corionica HCG (nome commerciale Gonasi, Ovitrelle ecc), gli ovociti sono maturi e pronti per essere prelevati. Vi chiederanno di presentarvi al centro con la massima puntualità (dormite nei pressi la sera prima se la clinica non si trova nella vostra città) e a digiuno.

L'intervento è breve (15-30 minuti) e consiste nell'aspirazione del liquido contenuto dai follicoli con un apposito ago, sotto guida ecografica. Nel liquido aspirato da ciascun follicolo maturo, si trova l'ovocita che poi verrà fecondato in laboratorio con il liquido seminale che il vostro compagno sta fornendo mentre voi siete in sala operatoria...

Questo è decisamente il momento meno gradevole di tutta la PMA. Un po' perchè l'intervento femminile può essere un po' doloroso, un po' perchè l'uomo viene sottoposto alla prova più stressante di tutto il percorso. Già è un compito ingrato da portare a termine, peggio ancora se sei preoccupato per la tua compagna. Ma si fa. Pensateci: avreste mai pensato di imparare a farvi le iniezioni? Di farvene diverse ogni giorno? Di decidere consapevolmente di intraprendere questo difficile percorso? Ormai siete super determinati a marciare nella direzione del vostro sogno, senza sosta, e siete già a buon punto, non sarà questo a fermarvi.

Come avviene il PU: ormai la stragrande maggioranza dei centri di medicina della riproduzione esegue questo procedimento sotto sedazione, totale (la paziente dorme) o parziale (la paziente è sveglia, come nel mio caso); senza nessun sedativo in aiuto secondo me è una tortura inutile. Informatevi sulle procedure che adotta la vostra equipe. Per me è stato determinante informarmi del PU anche per la scelta iniziale del centro a cui abbiamo deciso di rivolgerci, del quale avevo trovato ottime notizie che ora posso confermare personalmente.

Il mio PU si è svolto in sedazione parziale, ovvero anestesia locale + blanda sedazione in vena. Significa che, una volta applicato lo speculum, è stata fatta un po' di anestesia locale all'interno (come quella che vi fa il dentista) per la quale non ho sentito quasi nulla, poi l'anestesista mi ha somministrato un sedativo in vena (credo Valium, o simile) che mi ha dato immediatamente una sensazione di intontimento. Dopo il sedativo in vena, hanno subito cominciato. Il dolore che si sente è sopportabile, e l'intontimento ve lo fa percepire per la maggior parte del tempo come una cosa lontana. Ad un certo punto, ho cominciato a soffrire un po' troppo e a lamentarmi e ho sentito chiaramente l'anestesista procedere con un ulteriore aiutino in vena e in breve è finito tutto. 16 signora! Ne abbiamo prelevati 16! Brava! Vedetela così: più ovociti ci sono da prelevare più il procedimento sarà fastidioso, ma più sono e più probabile è che le cose vadano bene e che abbiate qualcosa da mettere in freezer. Per come è andato il mio PU, che non è stato indolore, e nemmeno brevissimo, sarei tranquillamente disposta a rifarlo. Quindi state tranquille!

Al termine del PU vi faranno rivestire (col vostro pigiama) e vi accompagneranno (per mano, perchè sarete un po' traballanti a causa del sedativo) in camera, dove vi raggiungerà vostro marito. Vi daranno del ghiaccio da applicare nella parte bassa della pancia e vi ricorderanno di indossare un assorbente (perdite ematiche sono del tutto normali e proseguiranno per qualche giorno): Se la gradite, vi prepareranno un po' di colazione (te caldo e baiocchi, per me). Attenderanno che vi riprendiate del tutto, dopo poco verrà l'anestesista a rimuovere l'ago cannula e a controllare come state. Successivamente vi dimetteranno e potrete andare a casa. Il tutto, intervento più permanenza in camera, credo sia durato un paio d'ore. La mia compagna di stanza è arrivata sulle sue gambe ma si è addormentata come un ghiro appena si è stesa, mentre io mi sentivo ancora un po' stonata dal sedativo, ma ero vigile e stavo bene. Non mi sono annoiata, e ho pensato bene di scrivere un post sul blog direttamente dal letto! Questo vi fa capire anche che non stavo affatto male già da subito.

Sul comportamento da tenere dopo il PU leggerete tutto e il suo contrario. Nel mio caso, non ci sono state istruzioni specifiche su come comportarmi. Ho deciso però di stare a riposo tutta la giornata, di mangiare una pizza con amici la sera stessa (fuori, ma senza stancarmi, senza camminare e senza prendere freddo, in un posto dove fanno la pizza molto leggera, senza abbuffarmi) e di condurre una vita tranquilla fino al transfer. Sono comunque uscita, ho fatto le faccende e la spesa, ma sempre senza strafare.

Il giorno dopo il PU vi telefoneranno per dirvi quanti degli ovociti prelevati si sono potuti utilizzare e quanti si sono fecondati. Come sempre, in bocca al lupo! Nella prossima puntata del Manualetto, il Transfer.




4 commenti:

  1. Mi sembra ieri di esserci passata!! Dai che il week passa veloce! Ti pensiamo tanto! Un abbraccio Ale + piccoletto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Ale! L'incoraggiamento di chi ce l'ha fatta è super prezioso, grazie!!!

      Elimina
  2. Grazie per il "manualetto"!Io inizierò tra poco questa avventura che mi fa tanta paura. Ma siamo in tante che affrontiamo la pma e insieme ci sosteniamo-anche solo virtualmente! Forza! Ti penso!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Prego :) mi fa piacere sapere che vi torni utile, grazie per farmelo sapere. Forza! Niente paura e stringi i denti, che ne vale la pena! Per qualsiasi cosa sono qui, se hai bisogno scrivimi.

      Elimina