venerdì 28 marzo 2014

**vsrsrrrr** (un alveare nel cervello)


All'apparenza sono immobile ma nella mia testa vortici di pensieri si susseguono. Sto valutando, riconsiderano, cambiando idea ma anche convincendomi sempre di più. Questi trent'anni me li sento addosso e mi stanno dando la forza, la voglia di essere semplicemente quella che sono, quella che io voglio essere. Sto tagliando, sto lasciando andare quello che non serve, quello che non mi interessa, quello che non mi stimola. Faccio spazio a ciò che mi da gioia. In questo periodo sono apparentemente rinchiusa nella mia tana a pensare, a escogitare, ma in realtà sono più che aperta che mai. Al mondo, al futuro, alle novità. Io, la pigra, l'indolente, sto facendo attività fisica e applicandomi per acquisire competenze di cui ho deciso di aver bisogno. Sto sperimentando un'urgenza nuova, insieme alla solita sensazione strana di non aver abbastanza tempo, mai. Riesco comunque a ingegnarmi per ricavarne qualche scampolo qua e là.

Mammagari ha un alveare nel cervello e ne va fiera. Uno sciame di apine che mulinano le ali e surriscaldano gli ingranaggi. Un pericolo o un'opportunità? Nel frattempo si diletta con piccole gioie: l'orto sul balcone, tre libri contemporaneamente, allegre scampagnate per le strade basse dell'Emilia, bizzarri rendez vous in spacci di tessuti, passeggiate furtive in pausa pranzo, sessioni di autocoscienza in auto e nella vasca da bagno. Come andrà a finire? Chissenefrega. Io nel frattempo mi sto divertendo tantissimo. E questo male di sicuro non fa.

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