mercoledì 12 marzo 2014

Il rinculo (l'effetto collaterale che non ti aspetti)


Ieri sera siamo stati a cena dall'allegra famigliola dell'amica M. 
M. è di nuovo incinta. Di una bimba stavolta. Ha scelto un nome bellissimo.
L'ho vista raggiante e serena. La seconda gravidanza ha di bello che te la godi di più. Le ansie da primipara svaniscono. La si vive diversamente. 
Cosa ne so io? Eh, lo so e basta, che ci posso fare? 

Il suo bimbo mi sta sempre molto simpatico, e io posso dire modestamente di stare simpatica a lui. Abbiamo giocato a palla, ci siamo rotolati sul divano. Abbiamo spalmato gelato ovunque e un po' lo abbiamo anche mangiato. E' stata una bella serata.

Mentre tornavamo a casa, Lui mi raccontava di un suo collega con figli ormai grandi, e di come ricordasse con tenerezza i momenti passati a cullarli di notte perchè si riaddormentassero. I ricordi più belli, così ha detto. Non si è reso conto che stava toccando un tasto dolente e, anzi, non si capacitava di come una persona (un uomo, mi sento di precisare) potesse fare affermazioni del genere. Si era divertito poco prima, a giocare anche lui a palla e a nascondino, ma questa cosa non la capiva.

Se l'hanno chiamato istinto materno e non paterno, ci sarà un perchè.

La serata era conclusa così e non so quanto questo sia collegato con quello è successo dopo: una volta a letto, sono arrivate le lacrime. Per la prima volta ho pianto il dolore, la rabbia e la frustrazione di non far ancora parte della cerchia delle elette. In silenzio, mi sono sfogata e me la sono fatta passare, poi mi sono messa a dormire. Ero esausta. Sapevo che prima o poi sarebbe successo, ma non credevo sarebbe stato così.

8 commenti:

  1. Cara, vorrei essere lì con te per abbracciarti ma in silenzio, perchè in certi momenti le parole non riescono a "lenire" il dolore che stai provando. Lo so.

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    1. Grazie Francesca, lo apprezzo tanto. L'unico aspetto positivo di questi momenti di crisi è che per fortuna passano, sempre. Ricambio l'abbraccio con affetto.

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  2. :-(
    Non so che dire. Di quei rinculi io ne ho avuti parecchi. Io ne ho persi 3 prima di riuscire a portare a termine la gravidanza di Alice. Posso solo augurarti che non arrivino più rinculi. Tutti ti diranno che i figli arriveranno quando smetterai di pensarci, vero? Beh, anche per me è stato così. Più o meno. Magari un giorno lo racconterò.
    A lui dico: capirai. Che l'istinto materno non esiste, e nemmeno quello paterno. Esiste solo l'amore di un genitore, quello non ti dà nessuna risposta, ma ti fa fare tante domande, cercare la tua strada, il tuo modo.

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  3. Un abbraccio forte, ma proprio fortissimo, è quello che so darti.
    Tante cose si possono dire (e Francesca e Silvia qui sopra le hanno già dette), io ti abbraccio e basta.

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    1. Io sto meglio, ma l'abbraccio me lo prendo tutto volentieri.

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  4. Oh no, mi dispiace che tu abbia avuto questo momento di tristezza. Purtroppo capitano questi momenti, me li ricordo bene...poi passa, e si torna belli carichi per affrontare quello che c'e' da affrontare.Fa tutto parte della strada, e voi arriverete alla meta, spero presto prestissimo. Un abbraccio.

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    1. Ciao Sfolli! È vero, inspiegabilmente e miracolosamente questi momenti di down ti danno la carica. Ti fanno capire meglio quanto lo vuoi e cosa sei disposta a fare per ottenerlo. È come se fossero un faro per non farti smarrire la via. Quindi strizziamo ogni goccia di positività anche dagli eventi che sembrano negativi, perché quel che non uccide fortifica, e io sono vivissima!!!

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