domenica 14 ottobre 2012

Un saluto da quaggiù

Oggi ho terminato il restyling della lavanderia. Considerate le ore che ci passo ogni settimana, ho innalzato leggermente il mio intero tenore di vita. Ho rivoluzionato tutto, cercando una disposizione più pratica e intuitiva (io sono famosa per cose tipo "lo avevo messo proprio lì per ricordarmelo... e ora non lo trovo più!"), ho aggiunto un bel mensolone e vari portaoggetti ed eliminato un insulso mobiletto che mi rubava solo spazio. Sono soddisfatta.
Giusto per non andare nel panico, visto che ho cambiato posto proprio a tutto, ho preparato anche delle etichette semiserie che ho attaccato ai contenitori e, tanto che c'ero, le ho plastificate.
Ho anche finalmente plastificato le istruzioni della lavatrice e le ho rimesse al loro posto, in bella vista. Erano molti mesi che lo volevo fare, anni a dire il vero, ma rimandavo sempre. Rimandavo perchè per me quei due foglietti scritti in corsivo in penna blu sono un ricordo prezioso e con loro ho un rapporto di amore-odio. Li conservo come una reliquia e temo sempre di rovinarli, anche plastificandoli avevo paura che qualcosa andasse storto ma oggi mi sono decisa e sono venuti benissimo. Li aveva scritti mia suocera, quando ancora mia suocera non era, perchè la lavatrice era sua ed era nuova, così aveva le istruzioni base a portata di mano.
Lei ora non c'è più e la lavatrice la stiamo usando noi.
Ormai delle istruzioni non ho più bisogno, ma mi piace che restino lì a farmi compagnia. Perchè lei ora è il nostro angelo. E sono certa che non le dispiacerà farmi compagnia anche quando faccio cose stupide come il bucato. Io la sento, la sento con noi qui e adesso e so che da lassù continua a "darci un occhio" e ci sorride. Di lei parlo poco. Spesso cerco di evitare l'argomento perchè temo di ferire le persone che come me la amavano e invece forse sbaglio, perchè abbiamo tantissimi bei ricordi legati a lei. Era una persona delicata e dolcissima, come ce ne sono poche. Una bambina nel corpo di un'adulta. Gentile, riservata e generosa. Con lei ridevamo tanto e potevamo parlare di tutto.
Una Mamma con la lettera M maiuscola che trattava anche me come fossi stata figlia sua.

Ciao A., sono io. 
Sono io che da quaggiù ti faccio ciao-ciao-con-la-manina e ti sorrido. Ti porterò sempre con me e spero di avere l'occasione di riscattare la tua sfortuna facendo qui ciò che tu avresti voluto per noi, perchè è esattamente quello che voglio anch'io.
Spero di essere brava almeno la metà di quanto lo sei stata tu.

4 commenti:

  1. Elena MammaDisorganizzata15 ottobre 2012 alle ore 06:09

    Temevo di essere l'unica pazza con i foglietti scritti a mano sopra la mensola su come si fa la lavatrice e sui diversi tipi di lavaggio... ^_^'''
    I miei sono scritti da me chiedendo indicazioni precise a mia mamma quando, subito dopo il mio matrimonio, mi trovavo inerme davanti alla mia lavatrice nuova di zecca!! Ah ah!
    Sono ormai dei cimeli preziosissimi, che testimoniano per me il passaggio da figlia a moglie.

    RispondiElimina
  2. E vogliamo parlare delle telefonate tipo "mammaaaa devo fare il brodo/il ragù/una crostata/la polentaaaaaa... come cavolo si fa????"
    Anche se...ahem...confesso, io il brodo non l'ho ancora fatto! E sono fuori di casa da 9 anni! E ho tipo 3 pentole a pressione (che non uso. mai.) Ahahaha!!! Prima o poi mi deciderò a provare.

    RispondiElimina
  3. Giornate di ricordi eh... Ciao A, ti saluto anche io.
    Per te mammagari: ma come lo fai il puré?!? Per questo la pentola a pressione è il top! Anche per il minestrone!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao, sono Mammagari e sono Bimby Addicted.
      Potremmo sempre fare degli scambi inter-dipenden-cultural-culinari...

      Elimina