lunedì 22 ottobre 2012

Dimmi quando quando quando



Carpe diem: non è mai stato il mio forte. Io sono una che deve valutare, programmare, immaginare, rivedere, digerire. Poi, e sottolineo poi, agisce.

Alla fine agisce eh, anche se sono dei pesci non mi limito sempre e solo a fantasticare, però ho i miei tempi.  Sono un diesel, per citare un mio professore del liceo.


Per rendere l'idea, a proposito di motori, vi racconto un aneddoto. Ho preso la patente il primo giorno utile che permetteva la burocrazia dopo il compimento della maggiore età e me la sono cavata piuttosto bene. Questo accadeva a luglio e durante l'estate ho subìto un discreto ostruzionismo per usare la suddetta patente:  
ec'èbuio
edèprevistapioggia

esetivieneaddossounoubriaco

epoitiveniamoaprenderenoicheproblemac'è

nodigiornousilabicichel'autononserve


e cose del genere.
Morale: sono riusciti a impanicarmi, nonostante fossi partita col piede giusto. A settembre dell'anno dopo sono andata a vivere da sola ma non auto-munita. Per avere l'auto ho aspettato un altro anno, nel quale le mie paranoie sono lievitate come la pasta della pizza se la lasci vicino al termosifone ma non troppo. Quando ho ricevuto in dono l'ambito oggetto del desiderio (l'auto usata di mia madre) ero come bloccata. Inoltre non avevo il permesso mi era stato caldamente sconsigliato di prendere l'autostrada e cose così. Potevo, se proprio volevo, andarci all'università (raggiungibilissima in bicicletta, quindi immaginatevi il tragitto!). Per il resto c'era il treno. Nessunproblema
Sapevo che tutto ciò era assurdo, ma mi ci è voluto un altro anno per prendere completamente possesso della situazione e, finalmente, cambiarla. Mi sono presentata dai mie genitori percorrendo per la prima volta diversi km da sola, facendo credere loro che invece ero accompagnata da amici e non la presero per niente bene. 
Avevo 22 anni! E che cavolo! 
Successivamente mi sono resa conto che ero perfettamente in grado di parcheggiare e addirittura di orientarmi ritrovarmi autonomamente dopo che mi ero persa. La mia patente era addirittura valida anche dopo il tramonto! Al buio non sparivano i caratteri come per magia per riapparire all'alba come mi avevano raccontato...Capite?!

Ok sto divagando.
Il punto è che noi un figlio lo vorremmo. Lo vogliamo. Ma ogni tanto ci facciamo travolgere dalle ansie. 

E'ancoratroppopresto (what?!)
Guadagnamoancoratroppopoco (di grazia che ce l'abbiamo, un lavoro)
DobbiamoprimasistemarecasaEpoipagaretutto (ok, questo è vero.)
Nonsiamoancorapronti (ecco, questa motivazione non è...ahem...esattamente condivisa)

Esiste forse il momento ideale? Esiste forse lo stipendio ideale? 
A mio parere esiste solo la persona ideale, quello sì. 
La persona con cui fai un figlio, una volta fatto non si cambia.
Il lavoro, o meglio, lo stipendio in questo frangente è fondamentale, ma non possiamo certo nutrire aspettative inverosimili di chissà quale miglioramento o aspettare chissà cosa... che magari non arriverà mai. 
La casa, a mio personalissimo avviso, c'è e troppa grazia. 
A mente fredda tutto questo non fa una piega ma poi... finisce che non ci siamo ancora messi all'opera.

5 commenti:

  1. ciao! conosco ora il tuo blog. da mamma di due bimbi, che aveva deciso che non avrebbe mai fatto la mamma perche' proprio non era roba per lei...
    beh che dire...quando arriverà il momento lo sentirai dentro di te, alla grande! un desiderio inconfondibile e irrefrenabile....
    a presto!
    Ste

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  2. Elena MammaDisorganizzata23 ottobre 2012 alle ore 03:57

    La perfezione non esite e non deve esistere nemmeno per fare un figlio. Non bisogna stare troppo a pensarci, altrimenti non si parte mai... Se riusciamo ad accontentarci di quello che abbiamo, ma comunque sempre con la voglia di migliorare, quando ci sei in qualche poi modo riesci a fare.
    Solo tre cose sono assolutamente indispensabili: 1) l'Amore 2) Una casa (anche da finire) e 3) almeno uno stipendio fisso. Perchè è vero il detto "due cuori e una capanna" ma in qualche modo si deve pur sempre mantenere la capanna e l'eventuale figlio!
    Il resto, se lo hai è un "di più" che certamente agevola e fa stare più tranquilli, se non lo hai te lo crei piano piano.
    Almeno io la penso così.
    Parla una che:
    - si è sposata con solo i mobili di camera e cucina e il salotto completamente vuoto (a parte una tv e due poltroncine prestate!), dopo anni in alcune stanze manca ancora qualche lampadario (c'è solo filo e lampadina) e non ha ancora comprato una vera camera ai bimbi (5 e 3 anni) che hanno una camera arrangiata con i vecchi mobili (ma ancora buoni e funzionali) della propria ex-cameretta;
    - ha avuto il primo figlio da precaria con cococo (contratto che ovviamente si è volatizzato ma c'era sempre mio marito con il suo lavoro fisso);
    - per la serie "complichiamocilavita", quando finalmente anche io avevo un lavoro fisso (che bello!) e abbiamo avuto un altro bimbo, mio marito ha cambiato lavoro ma purtroppo ancora adesso dopo anni va avanti con lavori non fissi e vista la crisi non credo che le prospettive siano migliori.
    Il tutto condito da un bel mutuo. Ovviamente non è semplice, ci sono periodi più duri da affronatare in cui pensi di non farcela ed altri invece in cui puoi tirare un sospiro di sollievo, ma si può fare. Basta esserne veramente convinti e tutto il resto lo si sistema di conseguenza!
    Chiudi gli occhi e vai! In bocca al lupo.

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  3. Se si guarda allo stipendio ideale dovremmo essere tutti degli sceicchi perchè non basterebbero mai...
    se si guarda il momento ideale ci ritroviamo a fare figli a 60 anni (che a parere mio non è per niente ideale)...
    boh io incinta mi ci sono ritrovata,non ho un lavoro fisso e se penso di farmi mantenere dal mio ragazzo posso cominciare a preparare i cartoni sotto il ponte...
    so che sarà sempre più dura,si deve rinunciare a cose che prima potevamo avere senza grossi problemi e fare sacrifici per averne altre che solo un bambino ti obbliga ad avere..ma ce la fanno (quasi) tutti e spero che anche noi ce la faremo!!forza!!!;))

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  4. Il momento giusto è quando lo desideri. Voi lo desiderate, lasciate perdere le paure e buttatevi!

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  5. Grazie Giàmamme, le vostre spintarelle sono proprio quello che mi serve. Quattro baci, uno a ognuna di voi :)

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