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mercoledì 11 novembre 2015

Ritenta, sarai più fortunata [verso la prossima fecondazione assistita]

DRIIIIN

Buonscgiorno, sono la Boss, può parlare?

[veramente no, ma se non parliamo adesso ho troppa paura che passi un altro mese] Certo! Perbacco! Ci mancherebbe.

Eh, meglio tardi chemmai. Abbia pazienza. Dunqhue, io la chiamavo per tirare un pollefila del dischorso: alla fine l'inseminazione sèffatta co uno. 

(!)

Ehssì. Uno dei due boni si era fermato all'ultimo momento. L'esame del liquido seminale era perfetto. Però sa... Le probabilità erano un po' pochine con uno soltanto.

Quindi? Cosa ci consiglierebbe?

Io un altro tentativo (di IUI) lo farei. Però dassubito con il dosascggio di Puregon che abbiamo usato alla fine.

Ma provare subito con una FIVET?

Sto rileschggendo ora la hartella, èbbona, io fossi in lei un altro tentativo lo farei. Ci pensi, poi mi chiama quando siete pronti.

Ormai di sicuro faremo passare le feste, perché pianificare un monitoraggio a cavallo delle giornate scritte in rosso mi sembra complicato, poi ci sentiamo. Ok?

Ok, a presto.

CLICK

Sono combattuta. Non so se fidarmi ciecamente e ritentare la IUI o impuntarmi per una FIVET. La IUI mi sembra uno spreco di tempo, ma non è il mio mestiere stabilirlo... Ci sono senza dubbi dosaggi di farmaci e invasività minori, ma anche minori probabilità. Vorrei giocarmi bene le mie carte, non far passare così anche il 2016, senza contare che non posso assentarmi dal lavoro tremila volte senza farmi beccare. Sono molto tentata di forzare la mano, ma non so se sia la scelta giusta. 

Ho tempo, cercherò di sfruttarlo per pensare bene.

martedì 3 novembre 2015

It takes a fool to remain sane. Aggiornamento sul “dopo”.

Eccomi! Sono tornata a gamba tesa nella mia routine. Mi sono ricordata come mai spesso mi lamento di non avere mai tempo ed energie (e spesso mi sento in colpa per questo).  

A dire il vero non mi sono mai sentita così riposata e serena come oggi negli ultimi 3 anni.  Diciamo che è più che altro il tempo a scarseggiare. Sto ancora beneficiando della lunga pausa che mi sono presa in occasione della IUI. E forse il cambio dell’ora quest’anno mi ha preso miracolosamente bene. La mattina mi sveglio presto e piena di energie. La sera ho solo… sonno! Non quella stanchezza smisurata, quello sfinimento che ti fa solo venire voglia di piangere. 

Sono addirittura dimagrita due chili nonostante i cocktail di ormoni (e questo mi fa riflettere molto). 

Sto godendo della mia casa finalmente riordinata e accogliente come si deve. Delle mie pentole nuove e del giallo brillante di cui si sono colorate le foglie. Oggi riprendo finalmente il corso di yoga. Ho molta voglia di riabbracciare la mia insegnante e respirare di nuovo quell’atmosfera che tanto mi fa bene. 

Anziché un mese sembra passata una vita: questa IUI è stata un’esperienza così densa che ha dilatato il tempo in un modo che prima non avrei saputo immaginare. E’ stata un’esperienza favorevole, alla fine. Perché anche se l’esito non è stato positivo, io in questo mese sono cresciuta. La mia relazione con Lui si è rafforzata e resa più complice. Le mie amicizie importanti si sono consolidate. La mia famiglia finalmente ha fatto da filtro e protezione. Non ho raggiunto l’obiettivo che mi ha spinta a intraprendere il percorso, non sono arrivata al traguardo, ma lungo il cammino ho goduto di un meraviglioso panorama e ricevuto piacevoli sorprese. Ho gioito di soste corroboranti davanti a caminetti accesi, inviti estemporanei a pranzo e letti caldi e morbidi per riposare. 
Tutto questo non è poco, per niente. Ne sono profondamente grata e me ne compiaccio. 

Il post sarebbe potuto terminare qui. Invece no! 

Ne sono profondamente grata e me ne compiaccio… finchè dura. Ma come? Sei tutta bella paciosa e beata e ti gufi da sola? Sì. Sono un po’ preoccupata che arrivi il rebound. Complice il Natale, le famigliole allegre, il tempo per pensare nei giorni di vacanza… 

Ma magari non arriva. Io intanto ho sospeso il magnesio (perché Lui aveva paura che mi trasformassi in un fuoco d’artificio o in un razzo di segnalazione) per riprenderlo in tempi peggiori. Non si sa mai. 

Voi cosa dite? 
Tengo botta o prima o poi esplodo?

lunedì 26 ottobre 2015

E sono 32! [Buon compleanno a Lui]



E niente, anche quest'anno non sono riuscita a renderti un papà. Perché saresti un gran papà. Sarai un gran papà.

Ma, abbiamo detto, vietato abbattersi. Quindi festeggeremo per bene questo compleanno, com'è giusto che sia. Quest'anno niente pacchetto, abbiamo deciso di concederci un weekend fuori porta, in compagnia. 

Per oggi sono previsti sontuosi festeggiamenti a base di carne al sangue, verdura fresca lavata nonsappiamocome, salumi, dolci a base di uovo crudo e, perché no, una bella bottiglia di vino.

Per le rinunce (alimentari) ci sarà tempo. Presto.

giovedì 22 ottobre 2015

Spotting [quindicesimo giorno post IUI]

Mannaggiallamiseria. Gente, mi sa che ci siamo. Secondo me domani il pacco doppio di assorbenti è da tirare fuori. Lo avevo lasciato nel sottoscala, per concedermi di sognare ancora un po'.

Pazienza. Ritenta, sarai più fortunata (puoi giurarci!) Del resto, perché non ottimizzare le mie nuove competenze in materia di siringhe e ormoni?

Non siate tristi per me. Non vi preoccupate. Io sto bene e la sto prendendo col sorriso. Ho cucinato per un piccolo esercito e adesso mi piazzo davanti a X-Factor. 

Avanti! Vietato abbattersi!

martedì 20 ottobre 2015

Ottimismo sì ma moderato [tredicesimo giorno post IUI]

Mi dite che sono bella. Che sono radiosa. Che mi trovate bene.
Mi fate intendere che la mia serenità sfacciata vi fa essere positive e speranzose.

Proprio di speranza abbiamo parlato tanto. Mi sta venendo voglia di fare un test di gravidanza, ma ne riparliamo fra qualche giorno.

Mi dite che ho qualcosa di diverso. Io so bene che sono solo gli occhiali nuovi ma mi sono concessa di illudermi per mezza giornata.

Intanto, per restare coi piedi per terra, ho comprato un pacco doppio dei miei assorbenti preferiti, che in offerta non si trovano mai.

venerdì 16 ottobre 2015

Ognuno spera a modo suo [nono giorno post IUI]

Speranza è attesa fiduciosa. Speranza è desiderio e fantasia. Speranza è una virtù, assieme a fede e carità. Speranza è un germoglio che potrebbe diventare quercia, ma potrebbe anche seccare all'improvviso. Speranza è per ciascuno una sfumatura leggermente diversa del medesimo colore.

C'è chi spera faticosamente e senza sosta. Chi per scaramanzia non si concede di sperare troppo o troppo forte. Chi per il timore di essere deluso evita proprio di sperare.

Ho riflettuto sulla speranza, in questi giorni, e mi sono resa conto di quanto sia un argomento soggettivo e dalle molteplici sfaccettature.

Forse perchè un filo mi sento in colpa, per non sperare con tutte le mie forze, violentemente. La violenza non fa parte di questa mia attesa, che si sta rivelando mite e pacifica. Non è proprio una resa, ma non è nemmeno una battaglia. Sono in uno stato mentale di pace. E delle volte mi chiedo se non sia merito di questo periodo di relax, o di tutto il magnesio che prendo. O se è perchè non ho ancora sentito il sapore del legno che mi è arrivato forte sui i denti.

O forse perchè è rimasto solo il male alla pancia, non ho più dolore al seno e mi sento tutto fuorchè incinta, allora ho deciso di accettare benevolmente quello che per me è stato deciso. Anche se non è assolutamente coerente per una che ha intrapreso un simile percorso.

Non lo so perchè. Ma finchè va così me la godo. Ho deciso di non farmi troppe domande e di non fare troppe indagini. Che non è assolutamente da me. Totalmente!

Oggi mi sono data lo smalto semipermanente, ho cucito una maglietta con un mostriciattolo buffo e dei sacchettini per i regali di Natale, ho guardato due puntate della mia serie di cucina preferita del momento, ho preparato la cacciatora di pollo e una zuppa. Fuori c'era un bel sole e sono stata bene. Quindi del resto non mi importa, per ora. E se anche mi importasse dovrei attendere ugualmente i giorni che mi separano dal conoscere il verdetto. Quella verità che già è ma che ora posso ancora concedermi di immaginare, e di sperare.


lunedì 12 ottobre 2015

Serenità e attesa possono convivere [quinto giorno post IUI]

Sono bravissima: ho resistito e non mi sono (ancora) concessa alcuna sessione di navigazione selvaggia e delirante alla ricerca di sintomi e fantasintomi. Tanto li conosco tutti. E non cambierebbe nulla.

Nel complesso sto molto bene. Al momento sto assumendo solo progesterone (Progeffik) e le uniche cose spiacevoli che avverto (i fastidi al seno che tutte sentono assumendo questo ormone) sono gestibili e non mi rovinano l'umore. Ogni tanto mi sento molto stanca e dormo più del normale. Ma, anzichè considerarlo un possibile sintomo, preferisco rimanere coi piedi per terra e ritenerla una mossa intelligente del mio fisico che si sta abituando a questo momento di ritmi rallentati e, giustamente, ha deciso di approfittarne e immagazzinare energia, che tanto serve sempre.

Tutti mi viziano e mi coccolano. Lui mi ha regalato una nuova macchina da cucire. Assolutamente esagerata per le mie capacità. Ci sto giocando molto. Mia nonna mi ha portato due vasetti enormi di melograno già sbucciato per preparare la centrifuga. Tutti mi scrivono e mi telefonano. Mia mamma mi prepara cose buonissime e mi invita a pranzo per farmi stare in compagnia.

In realtà io la solitudine non la soffro per niente. Io da sola ci sto proprio bene (e vuoi un figlio? Pazza!). Avevo molto bisogno di un momento per me. Per fermarmi e ascoltarmi, per prendermela comoda. Per assaporare un piccolo periodo di quella vita che sarebbe bello fare sempre. Accantonare per un attimo tutte le cose che non servono, che in realtà - e per fortuna - sono gran parte delle mie preoccupazioni quotidiane.
Mi meritavo, per una volta, di essere giustificata se la spesa è da fare e la casa è un delirio. Se la pila delle camicie da stirare cresce e non c'è il pieno nella macchina. Per una volta avevo il diritto anche di godermela, questa casa, che vedo solo ogni tanto di sfuggita mentre la accudisco.

E comunque ho fatto il cambio degli armadi, ho cucinato come se la guerra fosse imminente, e messo a posto alcuni anfratti che da molto non vedevano la luce. Diciamo che farlo non essendo costretta ma perchè (e quando) mi andava è stato sufficiente per avere uno spirito completamente diverso.

Ho la fortuna, in questo momento, di vedere solo i lati positivi. 

Se va bene, beh...

Ma se va male ho comunque goduto di uno stop tutto per me. E molto probabilmente sarà un'esperienza da ripetere per un secondo tentativo e una necessaria continuazione di questo piano B della mia vita. Ho scoperto sulla mia pelle che non è esattamente una passeggiata di salute, ma che sono perfettamente in grado di gestirla. E ho ancora del margine di sopportazione. Grazie anche alla presenza di Lui e di tutti gli altri che è arrivata forte. Ho sentito la mia squadra bella compatta attorno. Sapevo bene che ci sarebbe stata, ma vivere concretamente tutte le loro attenzioni per me è stato migliore e molto diverso rispetto al sapere che ci sarebbero state.

Ora mi godo gli ultimi momenti di tranquillità, poi tornerò alla mia solita routine, e saranno i giorni prima del verdetto. Forse è davvero bene che siano impegnati. Non ho paura, sono pronta.
Poi, comunque vada, sarà un successo.

mercoledì 7 ottobre 2015

Fatto! [la mia prima IUI]

Fatto! Con le note della macarena in sottofondo. È stato buffo. Non sembrava fosse quello che è stato. 

Pare che il mio utero abbia un grosso scalino all'ingresso. Non ho avuto il coraggio di chiedere spiegazioni dettagliate se questa cosa possa essere collegata al posto dove mi trovavo. Comunque c'è voluto un po' più tempo del previsto e il catetere è uscito tutto a zig zag.

C'era una marea di gente. Dai giovinastri hipster, ai tiratoni in carriera, ai fricchettoni, agli stranieri con gli abiti della stagione sbagliata, di tutto. La maggior parte della nostra età o poco più. 12 coppie più qualche donna non accompagnata. Se tutto va secondo le statistiche, almeno a una o due di noi dovrebbe andare bene. 

lunedì 5 ottobre 2015

Piccoli porcellini crescono [quarto monitoraggio pre IUI]

17 13 13
Quasi quasi me li gioco al lotto.
Si può giocare un numero due volte, al lotto? 

Dalla regia mi dicono che la situazione procede da manuale. 3 follicoli (che è il numero perfetto: da 4 in su la IUI non si può fare, se invece ce ne fossero solo 1 o 2 mi sarei dopata per due settimane inutilmente, perchè sarebbe un'ovulazione quasi normale), in crescita, della dimensione giusta per... procedere in settimana con l'inseminazione.
Gulp!

Entro sera arriverà la telefonata della clinica, la solita che comunica il dosaggio dei farmaci, ma stavolta dovrebbe portare anche una data.

Io, appena iniziato il protocollo, mi giocavo tutto su domani, che è il compleanno di Nippino e mi sentivo che avrebbe portato bene. Ormai per domani è tardi, però credo che potrò accontentarmi ugualmente.
Intanto respiro. 

Per la cronaca: nello studio della dottoressa Mora (che mi sta venendo voglia di cominciare a chiamare Pettinata, per via del suo meraviglioso studio) ho visto per la prima volta in azione quella che volevo pensare fosse una TV gigante nel salottino esterno allo studio: la pancia abitata è nello studio e si fa fare l'eco, i parenti nel salottino vedono in diretta le immagini su megaschermo. Ciao.
E io che ero già soddisfatta di avere un monitor tutto per me per guardare i miei follicoli da ogni lato.
Poraccia. A volte mi faccio tenerezza da sola.

Oltre che pettinata, la dott in questione è stata anche molto efficiente e ci ha inseriti nella lista d'attesa per fecondazione assistita dell'ospedale pubblico della nostra città, per il quale lavora. Sappiamo che è piuttosto lunga e non sappiamo se ne usufruiremo (diciamo che speriamo di non averne bisogno), ma di certo non guasta. C'è chi, molto ottimisticamente, ha suggerito di metterci già in lista per il secondo, così da essere già pronti quando sarà il momento. La me di una volta avrebbe fatto lo stesso identico ragionamento.
La me di oggi vive un pochino più alla giornata.

venerdì 2 ottobre 2015

Siam tre piccoli porcellin [terzo monitoraggio pre IUI]

E così ridendo e scherzando siamo arrivati in dodicesima giornata. I tre porcellini crescono, sono rispettivamente a 12.5, 11 e 9 mm. Quello di 9 è piuttosto fermo, mentre gli altri due procedono, seppure un po' lenti.

Io comincio ad essere un po' provata. I fastidi sono soprattutto due: i dolori addominali, che sono sopportabili, ma riportano costantemente l'attenzione sullo stesso argomento, e la sensazione di rincoglionimento e stanchezza... unita a un cerchio alla testa che va e viene.

Strano. Ero psicologicamente preparata a sbalzi umorali, ma queste sensazioni più fisiche mi colgono di sorpresa. Sapevo che erano assolutamente probabili ma io mi aspettavo di reagire diversamente.
Chissà perchè.

L'umore è mediamente alto, ma ci sono momenti [come questo] in cui lucidamente mi rendo conto che tutto questo sbattim percorso lo stiamo facendo per uno schifoso 15% di probabilità di riuscita.

E' proprio poco.

Anche la dottoressa mora oggi mi ha detto chiaramente di non farmi troppe illusioni. Tuttavia conferma che è il protocollo corretto anche secondo lei, che fare una fivet senza prima aver provato una iui, anche solo per vedere che reazione ha il fisico ai farmaci, non è la cosa migliore da fare.

Sono tentata di considerarlo solo un rodaggio dei farmaci, questo tentativo di IUI. Sarebbe forse la cosa migliore per non farmi troppe illusioni, volare basso e schivare i sassi, come si dice dalle mie parti. Però sognare è così bello.... 

D'altra parte, qualcuno in quel 15% ci deve pur finire.... [cit.]



***postilla***  Dalla scorsa eco mi hanno aumentato il dosaggio di Puregon da 50 a 75 unità. Oggi sono stata alla farmacia dell'ospedale a ritirarne un'altra cartuccia, poichè quella che mi avevano consegnato all'inizio non mi sarebbe più bastata dopo l'aumento del dosaggio. Non mi piace andare in quel posto. Come del resto non mi piace andare in generale negli ospedali. Ma lì è piccolo e le persone sono stipate. Molti appena dimessi da un ricovero. Drenaggi, cateteri, tubi, sangue, medicazioni e relativi odori strani la fanno un po' da padrona. Non sono così facilmente impressionabile, ma se posso evitare di inciampare nel catetere altrui... ecco... lo evito! Quindi osservo sempre piuttosto bene le persone mentre prendo il numero, prima di decidere dove sedermi. Oggi ho puntato due posti liberi affiancati vicino a un ragazzo della mia età. Riccioli neri e completo scuro. Da lontanto non aveva l'aspetto di puzzare nè di avere qualche cosa splatter da sventolarmi sotto il naso. Lavorando a maglia nell'attesa, mi è caduto l'occhio sui documenti che aveva con sè. Spuntava dalla cartellina una sola parola. Un farmaco che solo noi cacciatrici di cicogne conosciamo. E' buffo. Tra tutta quella gente, mi sono seduta proprio lì. 
Ma siamo davvero così tanti?

mercoledì 30 settembre 2015

Tutto sotto controllo [secondo monitoraggio pre IUI]

Dopo essermi accidentalmente strappata metà delle ciglia dell'occhio sinistro mi sono avviata al secondo appuntamento con la dottoressa mora. In effetti già durante il trucco dovevo capire che sarebbe stata una giornata stort... Strana. Diciamo strana.

Vado dritta al punto: il referto del primo monotoraggio era sbagliato. I follicoli erano effettivamente più del dovuto ma 2 in meno di quelli refertati. 

La dottoressa mora ha telefonato personalmente al Centro per spiegare l'errore e dare di persona il referto di oggi, per scongiurare malintesi.
Fortunatamente giù a Firenze per il dosaggio del farmaco hanno preso a riferimento l'immagine dell'eco e non il referto. Fiu. 

Morale: ad oggi i follicoli che stanno crescendo sono 3, tutti tra i 9 e i 9,5 mm in 10^ giornata. Che vuol dire: sono 3 che è il massimo numero consentito per la IUI ma sono un filo pigri, dovrebbero essere appena più grandi ma, avendo io un ciclo un po' lungo, per ora possiamo accontentarci. 

Se proseguiamo così, i 3 porcellini ingrassano e tutti i loro fratellini minori non si fanno venire strane idee e restano al loro posto, andiamo bene. 

Ora me ne sto un po' qui spalmata sul divano, chè i miseri due-passi-due fatti oggi mi hanno stancata moltissimo. Ho dolore ai reni e alle ovaie. Ma pare sia normale. Nulla di preoccupante.

Mi metto in carica. Col filo nel muro e la modalità aereo. Immagazzino energia. Servirà.

lunedì 28 settembre 2015

E' tanta roba [primo monitoraggio pre IUI]

Sei, forse sette follicoli in accrescimento. Tantaroba, secondo la dottoressa mora, assoluta new entry del mio parco specialisti locali. Speriamo che si selezionino da soli, molto spesso succede. Eh, speriamo. La solita esagerata.

Ma sperare invece che tutto questo ben di Dio si sviluppi per bene e buttarsi direttamente in una Fivet, no? La sparo grossa se dico così?

Intanto ho spedito in terra toscana tutta la refertazione (dalla quale scopro anche una lievissima sellatura dell'utero, della quale non sapevo nulla fino ad oggi) e attendo.

Aspettare un bambino. Mai frase più fu azzeccata.

lunedì 21 settembre 2015

Day one [da qui parte la mia IUI]

Stamattina, dopo essersi fatto attendere ben due giorni, il ciclo è finalmente arrivato. Come da programma, mi sono attaccata al telefono e ho avvisato tutti. 

Piano di battaglia: Puregon 50 unità a partire dal quarto giorno del ciclo (giovedì) e prima eco di monitoraggio lunedì prossimo. 

Sono stranamente distaccata, non mi sembra che stia succedendo a me. 
Ne riparliamo quando avrò un ago piantato nella panza. Forse lì me ne renderò conto meglio.

Anche mia mamma è caduta nel tranello del consiglio non richiesto: "non pensarci" mi ha detto. E mi ha mandato anche un messaggino con l'emoticon del bacio. Che equivarrebbe a non so quale enorme manifestazione per una mamma standard. 
Forse sono fortunata ad avere la mia.

Giovedì scorso ho definitivamente salutato Sabrina, la psicoterapeuta. Che per me psicoterapeuta non è stata, visto che la prima cosa che mi disse dopo aver fatto la mia conoscenza un anno fa, è che io non avevo affatto bisogno di una psicoterapia e che un po' le sembrava di rubarmi i soldi
Il suo supporto mi è stato comunque molto utile. Mi è stato più che altro utile ritagliarmi quello spazio per riflettere su di me, sulla mia vita e su chi mi circonda. Su chi ho scelto e perchè e su chi invece mi è capitato e non sempre posso scegliere se tenermi o no. Generalmente le sedute si sono quasi sempre svolte con un "come sta?" e un monologo di un'ora della sottoscritta. 

Io sono capace di guardarmi dentro. Devo solo avere la costanza di farlo con regolarità. Allora perdere il centro diventa più difficile. O almeno, così è stato fino ad adesso. L'opportunità di avere una persona che mi ha ascoltata e mi ha confermato che non mi sono persa qualche venerdì per strada è stata comunque una rassicurante conferma.

Ho anche riconosciuto un mio limite: io ho bisogno di un mentore. Di una donna mentore, per l'esattezza. Forse per sopperire un po' alla tendenza anaffettiva che (purtroppo per me) ha mia madre per carattere. Non è cattiva, anzi, ce ne fossero di persone come mia madre. Ecco, se solo però avessero un carattere un pochino più facile... Fino a qualche anno fa era mia nonna a ricoprire questo ruolo, ma con gli anni che avanzano non è più la stessa cosa. Anche se, quando è in forma, parlare con mia nonna mi regala sempre qualche bello spunto.

Un mentore, dicevamo. Il caso, ammesso che esista, ha voluto che dopo l'ultimo appuntamento con Sabrina avessi lezione di yoga. La mia insegnante è un pezzo grosso in ambito yoga, gravidanza, parto e counseling da qualcosa come trent'anni. E io non le avevo mai raccontato la mia storia. Quella sera l'ho fatto. Lei mi ha abbracciato e mi ha proposto tante idee. Come se con aria di scherzoso rimprovero mi avesse puntata con l'indice e mi avesse detto "adesso a te ci penso io".

Ho la mia squadra. 
Ho Lui, che è già stufo prima di cominciare ma so che mi stupirà in positivo. 
Ho un arsenale in frigo. 
Ho le persone giuste che mi inondano il cellulare di positività. 
Ho questo blog.
Ho tutto quello che serve. Un passo alla volta, vado avanti a schiena dritta.