Ecco, stavolta festeggio il compleanno proprio come si deve. Ieri sera è rimasta qui a dormire la bisnonna e ci siamo divertiti un sacco stamattina tutti quanti nel lettone. All'ora di pranzo mi sono anche concessa un rapido giro in solitaria in fiera a comprare tre sporte di piantine aromatiche strane. Approfitto di questa breve parentesi di tranquillità per metterlo nero su bianco qui. Che rimanga. È bellissimo finalmente appuntarsi così tante cose belle. Ora fuggo a consolare A che piange... poi spero di farmi anche la torta di compleanno. Festa!
sabato 4 marzo 2017
mercoledì 1 marzo 2017
Lucky girl
Ho passato il pomeriggio sola con Loro. A guardarle, osservando i loro piccoli enormi progressi, rimirando la perfezione che rappresentano per me. Un anno fa il pick up. Non avrei mai potuto immaginare tanta bellezza. Ogni tanto mi commuovo, non mi sono ancora abituata...
domenica 4 dicembre 2016
Che sapore ha la felicità?
Ho sognato che avevo due bambine. Mi sono svegliata e c'erano davvero.
È faticoso, lo ammetto. Non so quando troverò due minuti per rispondere ai vostri dolcissimi commenti. Immaginatemi sommersa di bimbe latte e felicità.
martedì 22 novembre 2016
Mamma
Così è successo. Il 9 novembre, il giorno che ho scritto questo post, la mia vita è cambiata per sempre.
Amore, cos'è stato quello scroscio? Non avrai mica...
Rotto le acque. Ho proprio rotto le acque.
il cesareo era programmato due giorni dopo.
Ci siamo trovati in bagno, lui che mangiava due porzioni di tortellini che erano sul fuoco per cena (i tortellini fatti a mano sono come l'ostia benedetta, non si buttano neanche se cadono a terra) io, restata digiuna, a darmi una sommaria rinfrescata prima di... andare in ospedale.
L'ospedale è vicinissimo a casa ed eravamo molto tranquilli, ridevamo. Noi e le nostre borse marroni a pois, una per me e una per le bimbe. Eccitati ed impazienti. Io coi pantaloni bagnati nonostante le precauzioni prese.
Signora adesso vediamo se farglielo subito o aspettare domattina.
Domattina???
Abbiamo chiamato i reperibili, glie lo facciamo subito.
Siamo entrati in ospedale poco prima delle otto di sera, alle undici le mie bambine erano già nate. Quando le ho viste erano in stanza col papà. Infagottate in una buffa mise di stagnola. Sembravano due arrostini ai quali mancavano solo le patate.
I più begli arrostini del mondo. Ho cominciato a singhiozzare forte. Quelle erano le mie figlie e già le amavo. Non le conoscevo, ma dalla piccola porzione di viso rimasto scoperto, pur senza occhiali, era già evidente che fossero le fotocopie mia e di Lui. Le ho riconosciute... non vi so spiegare. Anche perché non ero nemmeno particolarmente lucida.
Una per uno. Sarò stata brava?! Due gemelle normopeso, portate a termine, sane e belle come il sole.
Non avrei mai osato sperare tanto. Figuriamoci chiederlo. Ma qualche volta la fortuna gira, e in men che non si dica ti ritrovi immerso fino al collo in quello che hai sempre desiderato. E a me sembra impossibile che sia esistita una vita diversa da questa, in cui scrivo questo post battendo i pollici sul cellulare, con una bimba di fianco e una sulla pancia, cercando di fare in fretta perché fra poco sarà ora della poppata e potrebbero svegliarsi da un momento all'altro.
Sono felice. Felice da far schifo. Si può dire? Se ci penso troppo mi scoppia il cuore. Certo, la stanchezza è tanta, così come i dubbi e le incertezze. Ma mai avventura è stata più desiderata, quindi ci prendiamo anche il rovescio della medaglia, quello fatto di cacca, rigurgiti, orecchie sfondate e una buona dose di dolore fisico... al quale forse nemmeno io ero preparata.
Ma ne vale la pena. Per stare su questa nuvoletta ne vale assolutamente la pena. Se poi capisci che la nuvoletta ora è tua e nessuno mai più ti costringerà a scendere...
Non rinunciate ai vostri sogni. Non sempre volere è potere, ma insistere e resistere sono già un buon punto di partenza. Credeteci. Aiutatevi. Fate tutto ciò che sia in vostro potere. Senza paura, non mollate mai.
mercoledì 9 novembre 2016
38+1 Oltre ogni previsione
Nessuno ci scommetteva. Eppure io e le gemelle siamo arrivate fin qui senza ancora esserci separate. Una soddisfazione enorme, nonostante gli acciacchi ormai non si contino più. So di aver fatto bene il mio lavoro di cova, anche se dovesse partire il travaglio fra cinque minuti.
Però a questo punto speriamo di no. Il cesareo è fissato per venerdì e preferisco di gran lunga farlo in modalità "programmato" piuttosto che "urgente".
Sono tranquilla. Ovvio che non smanio all'idea di andare sotto i ferri, ma non sono neanche sopraffatta dall'ansia. Al mio solito, insomma... poi volete mettere la gioia di conoscerle finalmente? Quella azzera tutto. Anche se ancora non riesco nemmeno lontanamente a immaginarla. Vi farò sapere, presto!
martedì 9 settembre 2014
Next steps
Non so se sia passato inosservato ma no, non sono incinta. Non ancora. Sto cominciando a considerarmi come quella che ovviamente non è incinta e no, non va bene.
Ultimamente son molto pratica di piani B e C e D e … beh, anche in questo caso, le cose non andranno esattamente come avevo pianificato quando avevo 10 anni (e avevo deciso che mi sarei sposata a 27 e avrei fatto almeno due figli prima dei 30 e… vabbè, non infieriamo).
Siamo sposati da due anni e viviamo insieme da oltre sette. E mentre eravamo in vacanza ci siamo sorpresi a fare VOLAVOLAVOLA al borsone della spiaggia. Patetico.
Mi sento proprio di dire che ormai ce lo meritamo, sebbene il merito in tutta questa storia non c’entri proprio per nulla. Purtroppo.
Bon! Qui bisogna agire, non ci sono altre spiegazioni. Abbiamo in corso qualche indagine più approfondita alla quale seguirà il verdetto della Bionda. Non so cosa augurarmi. Se è tutto ok non sappiamo in che direzione lavorare… e se invece ci fosse un problema… non andrebbe certo meglio.
Avevo scritto una bozza di questo post in un momento in cui ero pimpante e di buon umore, ben disposta verso quello che sarà, qualsiasi cosa sarà... invece ora mi trovo a rileggerla con un nodo in gola e un gran magone. Non escludo che passerò la serata a piangere davanti a video commoventi di cani su YouTube o chissà che altro. Sono già sulla buona strada, dopo aver trangugiato un intero Tupperware di salsa russa davanti al pc come aperitivo. Almeno se mi verrà mal di pancia piangerò per qualcosa. 30 anni e non ho ancora capito se i miei rovinosi sbalzi di umore siano colpa della mia eccessiva sensibilità al mondo esterno o se sono proprio io ad essere succube delle mie lune.
Per fortuna più tardi devo uscire. Sante amiche che ti trascinano fuori di casa anche senza sapere quanto tu ne abbia bisogno. Perchè tanto star male non serve a nulla. E magari si trova la voglia di riderci su, tra un crampo addominale e l'altro. Ecco. sento già un blublugrublugru sospetto...
Oggi ho scritto una lunga mail al mio papà. Avevo bisogno di sfogarmi, di raccontargli un po' di cose. Senza avere i minuti contati per i suoi impegni o mia madre nella stanza accanto ad origliare. Mi sono sentita sollevata e allo stesso tempo in colpa, per avergli vomitato addosso anche i miei problemi, chè lui ne ha davvero più che a sufficienza dei suoi. Ma non sono riuscita a fare altrimenti. Ne avevo bisogno come l'aria. Anche alla mia età a volte si ha la necessità di essere figli.
lunedì 24 febbraio 2014
Un weekend perfetto
Si metta agli atti: io febbraio l'ho archiviato. Nella mia testa è primavera. Anche se, col freddo che fa oggi, non ha assolutamente senso. Pazienza. E' che sono felice.
E' lunedì e non ho l'umore nero.
I narcisi della mia bisnonna hanno cominciato a fiorire e i boccioli sono copiosi.
Sabato e domenica ho seminato nel NonOrto e l'ho traslocato nel balcone a Sud dove, con la ristrutturazione, è arrivata l'acqua corrente. Un lusso mica da poco!
Sono dieci giorni che dormirei e basta. E quasi ci riesco.
La mia gatta dorme e basta. E ci riesce benissimo. Anche ora, di fianco a me.
Ieri, domenica, sono venuti a trovarci Nippino & Co, facendoci una sorpresa, abbiamo passato una bella giornata all'aria aperta dopo tutta la pioggia di queste settimane, poi siamo andati a trovare genitori e nonni. Avevo proprio bisogno di una full immersion in famiglia. Sono stata tanto bene.
Quindi no, caro lunedì, non basterai tu a guastarmi l'umore, hai già perso a tavolino.
Sappi che, per me, sei un lunedì di primavera.
giovedì 31 ottobre 2013
I had a dream - il mio nonHalloween
lunedì 28 ottobre 2013
30. Di bilanci, progetti e cifre tonde
lunedì 21 ottobre 2013
Fare la zia è la cosa più bella che ci sia
Ma nooo!!! E' tutto sotto controllo, state serene. Sono solo stata presa dal mio titolo nuovo di zecca. E dall'esserino minuscolo che di diritto me lo ha conferito. Combattuti i malanni di stagione (che nei momenti topici mica vogliamo farci mancare l'influenza, non vi pare?!) e cucinato cibo per un piccolo reggimento, ho impacchettato teglie cuki, marito, gomitoli e uncinetti e son partita per stare qualche giorno con la nuova famigliola e dare anche un po' una mano.
Ad aspettarci un nipotino dormiente, bello come un angioletto, al cospetto del quale ci sforziamo di muoverci con la massima discrezione, leggiadri e silenziosi. Carla Fracci alla famiglia mammagari le fa un baffo. Per i primi cinque (?) minuti. Il pupo quando dorme, dorme. Punto. Non serve tutta questa attenzione. Peccato. Avevo già pensato di confezionare qualche tunica bianca di organza. Ci avrebbe donato.
Il bimbo è un esserino semplice: ha sonno? Dorme. Ha fame? uheeeee Ha male alla pancia? uhaaaAAAAA Ha un attacco di spallina acuta (*)? eeeh eeeeh eeeeeh. Finito.
Ah, no dimenticavo un altro paio di suoni onomatopeici parecchio significativi, ma quelli ve li immaginate anche da soli, vero? Beh dai, in quei casi lì l'intervento è intuitivo. Colpettini ben assestati e, all'occorrenza, un bel cambio con bagnetto
Il mio Nipotino. Nipo. Nippo. Nippino. Occhietti vispi. Linguino buffo. Zucchino profumato. Manine iperattive e sgambirlini. Calcagnini puntuti. Guancine morbidose.
Sì sì, son fusa. Ci sono proprio rimasta. Ricoveratemi. Rinchiudetemi. Fate qualcosa.
Sono ridotta a rubare furtive sniffate al suo berrettino che mi sono ritrovata in tasca.
Sono come un tossico a cui è stato chiesto di fare servizio sociale alla narcotici.
Ma io, a differenza di quel poveraccio, mi sono divertita un mondo.
Perchè ho scoperto che l'ingresso di un neonato in casa è una roba diversa da quello che mi ero immaginata. Molto meglio! Ho avuto l'enorme fortuna di vivere questa cosa proprio in diretta. Da vicinissimo. Io credevo che un bimbo così piccolo fosse una specie di bomba a orologeria pronta ad esplodere. Di pianto, di cacca, di non so che altro. Pensavo che maneggiare neonato fosse difficilissimo. Che fosse sempre sul punto di rompersi. Di implodere o di sbriciolarsi. Come sollevarlo senza staccargli la testa? Pensavo. Come capire quando ha fame o sonno? Da che parte si comincia per cambiarlo o lavarlo senza ROMPERLO e dover cominciare tutto da capo per averne uno nuovo tra nove mesi sul quale ritentare?!
Come fare? Ah, niente. Si prova.
Quando si è lì si fa quel che c'è da fare [cit. Neopapà]
e non è che poi sia così impossibile.
Non sto dicendo che non sia faticoso eh, per i genitori lo è eccome. Tra la gestione del sonno, della casa, dei pasti, della tetta e magari pure di una doccia per la mamma,
il tetris è certamente arduo.
Ma poi lo guardi e passa tutto. La stanchezza non la senti più [cit. Neomamma]
Quello che nella mia ingenuità, scusatemi, mi ha colpito, è stata la GIOIA. Io credevo che l'inizio fosse solo una gran faticaccia. Che l'attaccamento arrivasse piano piano e che all'inizio le ansie e le occhiaie la facessero da padrona.
Quanto è bello sbagliarsi ogni tanto.
(*) La spallina, così come la mammite o la coccolosi,
sono malattie molto frequenti nei neonati ma anche nei bambini di ogni età.
mercoledì 9 ottobre 2013
E' nata una zia
Oddio, ma lo conosceremo fra pochissimo!
Escono papà e bimbo. Finalmente vediamo anche la mamma. E’ un po’ pallida, ma molto meno provata di quanto immaginassi. Le hanno fatto la spinale e per fortuna non si è persa il momento.
mercoledì 25 settembre 2013
Crochet - La mia medicina
Lo stress di queste giornate si somma a quello arretrato da smaltire. Troppa adrenalina in circolo che se ne deve andare. E io sono stata brava, mi sono fatta un regalo: ho finalmente trovato il mio yoga, il mio psicoterapeuta, lo stretching del mio cervello. Io conto punti (un-ddue-ttrè), arrotolo fili, tasto gomitoli. E funziona.
Mi sveglio entusiasta pensando dove potrò arrivare con il progetto in corso e mi addormento ragionando su nuovi possibili schemi. Potrei anche essere arrivata a sognarmelo, ma fortunatamente non ricordo.
Lavoro all'uncinetto da quando sono bambina: nella mia famiglia è tradizione preparare una copertina a quadretti patchwork per ogni nuovo nato. Proprio facendo quei quadretti ho imparato. Ero molto orgogliosa di prendere parte al progetto. Ogni volta.
Ho in mente una diapositiva di me bambina, in montagna su un divano rosso, in un appartamento minuscolo e delizioso, che imparo a lavorare a punto alto in compagnia di mia mamma e mia nonna. Son bei ricordi.
Anche se a fasi alterne, ho sempre lavorato. Non ho mai smesso. Astucci quando andavo a scuola. Copertine da neonato quando le mie amiche hanno cominciato a fare figli. Sciarpe e colli all'università. Un paio di anni fa una coperta matrimoniale. E adesso, complice anche questa ragazza qua, mi è venuto il pallino di imparare a lavorare a maglia! Come se non fosse bastato.
In questo periodo l'esigenza di lavorare è urgente. Chi mi conosce e sa mi ha regalato un quantitativo industriale di gomitoli (no, voglio dire... conoscete tanti mariti che regalano gomitoli?! Grazie amore!). Ciò significa tanti progetti iniziati contemporaneamente. Alterno schemi, punti, filati, misure. Ed è bellissimo. La mia medicina. La mia serie tv. Il mio shopping. Fare andare le mani e svuotare il cervello. Che delizia!
Voi cosa fate per rilassarvi?
mercoledì 18 settembre 2013
Domani cambia la luna...
Tu, che oggi sei un piccolo calciatore e mi colpisci con forza, quasi a voler dire
"zia sono qui! sono io!"
Tu, piccolo wrestler che a volte sembri un quasi alien dentro la pancia della tua mamma.
Tu che adesso sei una pancia che ci mancherà, anche se vederti finalmente fuori ci renderà pazzi di gioia e completamente ebeti.
Tu, che giochi con noi a "schiaccia la talpa" e vinci sempre.
Tu, che giochi anche a "stappa l'ombelico di mamma" e per fortuna perdi sempre.
Tu, che ormai sarai stufo di sentire la mia voce e tutti i nostri discorsi da femmine.
Tu, che hai già più vestiti di mamma e zia messe insieme e una vasca da bagno personale.
Proprio tu, piccolo aspirante ginecologo, che sei già pronto sulla rampa di lancio.
Qui fuori è tutto pronto. Stiamo solo aspettando te.
lunedì 15 aprile 2013
It's a boy!
mercoledì 27 marzo 2013
Bella la pancia
PS No, non sto meditando di trasformare il blog in un'enciclopedia botanica, ma la settimana scorsa ho fatto alcune foto a tema floreale che mi mettono allegria, quindi ora ve le propino qui ;)