E così è successo che sono già a metà della gravidanza, almeno in linea teorica. Averla desiderata per tutti questi anni me la fa sembrare una cosa velocissima, che mi sfugge dalle mani. Non faccio in tempo ad abituarmi alla fase che attraverso che puff! è già cambiata. Mi sembra ieri che dopo il transfer mi sono detta non si torna indietro, poi l'ultimo giorno che ho lavorato, la tribolazione di sapere se i miei bambini stessero bene oppure no, e se fossero uno o due, le nausee fortissime, il non riuscire a credere che stesse sul serio succedendo a me, scoprire che i miei bambini sono in realtà due bambine...
Pensare che ho ancora del Puregon nel frigo e non riesco a buttarlo. In un certo senso gli sono riconoscente.
E ora sono qui con la mia panciotta tonda e alta, consumo il corridoio di casa per cercare di concludere le grandi manovre di riordino in onore della cameretta, per finire tutto prima del gran caldo, ma anche prima di diventare troppo ingombrante, e mi osservo con tenerezza dall'esterno mentre ripongo nel loro armadio, il mio ex armadio, camicini della fortuna, body e bavaglini.
2 camicini, 2 body e 2 bavaglini, per ora... allo shopping penso mi dedicherò da settembre, ma è incredibilmente dolce vedere queste cose minuscole perdersi sul ripiano, che vuoto com'è sembra enorme, anche se non lo è affatto. A essere sincera ho riservato due ripiani in basso ai regali di Natale ma l'armadio continua a sembrare vuoto lo stesso!
Hai letto bene, ho già comprato qualche regalo di Natale... so che è da pazzi, ma quest'anno avrò decisamente altro per la testa in quel periodo e voglio prevenire qualsiasi stress facilmente evitabile, così ho preferito giocare (molto) d'anticipo. Dici che è una furbata o una cosa da malata di mente? Io ancora non ho deciso, ma continuo per questa strada :)
Ho veramente smesso di chiedermi se stia succedendo a me. Ora mi sono concessa di crederci. Ho abbassato le difese e ho smesso di cercare di proteggermi vivendo questo evento straordinario un po' in sordina, come ho fatto dall'inizio fino a poco tempo fa. Credo sia stato oltremodo umano comportarmi così, seppure involontariamente, ma adesso basta. Proprio basta.
Le mi bimbe sono qui, sono vere, si muovono e io finalmente le sento chiaramente. Anche in questo momento mentre scrivo. Le sentivo stanotte alle 5, quando dopo un risveglio tecnico per andare al bagno non sono più riuscita a dormire, allora mi sono messa di schiena con le mani sulla pancia e ho aspettato. Non molto, in realtà. E' qualcosa di commovente. Come non affrontare la realtà dopo un segnale così forte?
Di segnali ne stanno cominciando a dare anche i miei ormoni, con qualche lacrima, talvolta tragicomica. Come quando, il giorno del nostro anniversario di matrimonio, il quarto, un attacco di ridarola si è trasformato in un attacco di pianto incoercibile, con singhiozzi, labbro tremulo e vicini di ombrellone che guardavano basiti. Poco tempo dopo sono bastati una canzone, un momento di riflessione sulle cose belle che mi stanno finalmente succedendo, un pensiero al passato, alla lunga attesa che ho pazientemente sopportato, e via! Rubinetti aperti. E' buffo, io non piango mai. Ma piangere di gioia o di ridarola è molto sopportabile. Magari piangere di gioia tutti i giorni! Sarebbe un bel lusso.
Ed è così che mi sento ora: una che vive nel lusso. Nell'abbondanza emotiva, nel benessere. Sono una che fa la doccia con la manna che piove fresca dal cielo. Faccio solo bei sogni e mi sento stupendamente bene. Come altro potrei descrivermi?
E' quello che auguro a tutte voi. Che in questo periodo mi scrivete numerosissime per avere informazioni sugli iter della PMA, sui nomi e i riferimenti dei medici, o che semplicemente avete bisogno di condividere le vostre esperienze così simili alla mia e sfogarvi. Io vi capisco, vi sento incredibilmente vicine, anche se non ci conosciamo, e vi auguro davvero con tutto il cuore che la vostra personalissima BdC sia dietro l'angolo e arrivi presto. Perchè stare bene ed essere felici è bellissimo, e ce lo meritiamo tutte.
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martedì 5 luglio 2016
lunedì 22 febbraio 2016
Son partiti [primo monitoraggio pre ICSI]
La cacciatrice di cicogne è una donna impegnata: si alza la mattina presto anche se non ha chiuso occhio per colpa del prurito inconsolabile al naso causato da un accenno bastardo di raffreddore, si avvia temeraria in centro, trova parcheggio e va a farsi prelevare il sangue per il dosaggio dell'estradiolo (perchè solo immettere liquidi tramite aghi? mi pare giusto anche toglierne, per mantenere l'equilibrio); toglie la macchina dal parcheggio trovato per miracolo e ne cerca un altro in una zona diversa, ma altrettanto problematica, lo trova e, in largo anticipo sulla tabella di marcia, fa passare un'oretta poi si reca dalla dottoressa Pettinata ad effettuare il primo monitoraggio.
Torna finalmente a casa dove, ignorando i dolori alle ovaie, gioca un po' alla casalinga disperata, mangia poi crolla sul divan... parte il martello pneumatico.
Allora si arrende e litiga col pc dove Lui ha formattatodisinstallatofattotabularasa, riesce a inviare gli esiti alla clinica quasi fuori tempo massimo. E ora attende.
Vi ho detto che abbiamo di nuovo i muratori a Casa Gialla? Stavolta è il turno della tavernetta, sarà una cosa rapida e indolore. Spero.
Gli esiti odierni, per dovere di cronaca, sono i seguenti:
Abbiamo 12 DODICI D.O.D.I.C.I.follicoli di dimensioni fra 9 e 12.5 mm (più altri minori che speriamo stiano al loro posto, se no dalla regia mi dicono che diventerebbero troppi).
Estradiolo 636.10 (che mi pare essere alto, ma non ho voglia di googlare e imparanoiarmi per niente, ci penserà la Boss a valutare).
Attendo la telefonata dal centro, vediamo cosa dicono. Mi sento un po' Ambra quando aspettava l'imbeccata dalla cuffia. Ditemi quello che devo fare, e io lo faccio!
Torna finalmente a casa dove, ignorando i dolori alle ovaie, gioca un po' alla casalinga disperata, mangia poi crolla sul divan... parte il martello pneumatico.
Allora si arrende e litiga col pc dove Lui ha formattatodisinstallatofattotabularasa, riesce a inviare gli esiti alla clinica quasi fuori tempo massimo. E ora attende.
Vi ho detto che abbiamo di nuovo i muratori a Casa Gialla? Stavolta è il turno della tavernetta, sarà una cosa rapida e indolore. Spero.
Gli esiti odierni, per dovere di cronaca, sono i seguenti:
Abbiamo 12 DODICI D.O.D.I.C.I.follicoli di dimensioni fra 9 e 12.5 mm (più altri minori che speriamo stiano al loro posto, se no dalla regia mi dicono che diventerebbero troppi).
Estradiolo 636.10 (che mi pare essere alto, ma non ho voglia di googlare e imparanoiarmi per niente, ci penserà la Boss a valutare).
Attendo la telefonata dal centro, vediamo cosa dicono. Mi sento un po' Ambra quando aspettava l'imbeccata dalla cuffia. Ditemi quello che devo fare, e io lo faccio!
mercoledì 20 maggio 2015
Attese
Di recente, Lui ha deciso che per il piacere di averle in casa può soprassedere sulla sua allergia. Allora mi sono rimessa a raccoglierle. Erano 8 anni che non lo facevo, occhio a croce.
E' estremamente rilassante. Scegli la rosa, la tagli, elimini le spine, le foglie e gli abitanti che la popolano. Poi ne scegli un'altra. E un'altra ancora. Ho lasciato un paio di forbici direttamente in giardino, per essere sempre pronta. La materia prima non manca!
Ho bisogno di queste cose. Cose semplici, rilassanti, gratificanti. Sono stanca, è innegabile. Sono molti mesi che non facciamo ferie, le stiamo conservando per quello che verrà. Forse faremo un piccolo stop a giugno, ci conto molto. Ho bisogno di leggere, dormire e provare un po' di sana noia. Sento il cervello che inizia a surriscaldarsi...
Ma, nell'attesa di potermi rimettere in contatto con la Boss, ben venga tutto ciò che mi distrae!
lunedì 9 dicembre 2013
Il miglior regalo
Una delle ultime mostruosità post ristrutturazione erano gli scatoloni da svuotare rimasti. Impolverati. Dal contenuto assortito. Pesantissimi. Pile e pile di scatoloni. Un muro, per la verità. E tutto il caos che vi regnava attorno. Vi avevo accennato qui di quanto mi sentissi oppressa dal disordine che riuscivo a debellare solo piano piano.
All'inizio del mese Lui aveva degli impegni a Roma e io l'ho seguito. Ho colto l'occasione per staccare, camminare moltissimo (come faccio sempre quanto mi trovo a fare la turista solitaria) e godermi frizzanti cieli blu.
Al nostro ritorno.... non ci potevamo credere. Mia madre ha organizzato una task force che ha finito il lavoro rimasto. Una sorpresa! Tutto lucido e al suo posto. Anche le inutility che giacevano nei cartoni in attesa del loro turno. Ci ha preso addirittura i ciclamini che io desideravo tanto, ma mi sentivo ridicola a mettere dei fiori con ancora tutto quel casino.
A noi non è rimasto che fare l'albero di Natale. Un sogno, davvero.
Grazie mamma. Quando ti impegni sei la numero uno.
All'inizio del mese Lui aveva degli impegni a Roma e io l'ho seguito. Ho colto l'occasione per staccare, camminare moltissimo (come faccio sempre quanto mi trovo a fare la turista solitaria) e godermi frizzanti cieli blu.
Al nostro ritorno.... non ci potevamo credere. Mia madre ha organizzato una task force che ha finito il lavoro rimasto. Una sorpresa! Tutto lucido e al suo posto. Anche le inutility che giacevano nei cartoni in attesa del loro turno. Ci ha preso addirittura i ciclamini che io desideravo tanto, ma mi sentivo ridicola a mettere dei fiori con ancora tutto quel casino.
A noi non è rimasto che fare l'albero di Natale. Un sogno, davvero.
Grazie mamma. Quando ti impegni sei la numero uno.
lunedì 28 ottobre 2013
30. Di bilanci, progetti e cifre tonde
Sabato
hai compiuto 30 anni.
Abbiamo festeggiato in modo semplice con gli
amici di una vita, che finalmente abbiamo potuto invitare a casa. Sono
riuscita a farti avere il regalo che desideravi e perfino a farti una
sorpresa, perché non te lo aspettavi per niente.
Tu avevi quello
sguardo.
Quello sguardo lì, di quando sei soddisfatto, di quando sei
sereno, di quando sei felice. Per me quello sguardo non ha prezzo.
Tu
meriti questa felicità e sappi che io sono fiera e onorata di poterne
fare parte.
E’
stato un compleanno-cifra-tonda. Inevitabile fare un po’ il punto della
situazione. All’appello abbiamo 6 anni e mezzo di vita insieme, degli
anelli che ci ricordano i passi più grandi che abbiamo fatto, un lavoro
che finalmente ti piace e una casa sgangherata che pian piano sta
diventando bellissima. Perché è la nostra. La casa
dove ci immaginiamo quello che verrà, ma ancora non possiamo sapere. E’
uno strano entusiasmo a tratti struggente. Stiamo imparando che non
tutto si può sempre pianificare e riusciamo a farcelo piacere.
Affrontiamo un passo alla volta, risolviamo un problema alla volta, ci
godiamo una gioia per volta. Sempre insieme.
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Lui
lunedì 16 settembre 2013
Ristrutturazione - settimana 17 - DICHIARO CHIUSO IL CANTIERE
GIORNO 1: megatagliando completo per me. La casa può aspettare. Oggi.
GIORNO 2: cominciamo a dare una pulita.
GIORNO 3: DORMIAMO NEL NOSTRO LETTO, dopo oltre 4 mesi, non mi sembra vero.
GIORNO 4: ci svegliamo nel nostro letto. Così, se non fosse chiaro. A entrambi sembra di aver dormito 20 ore. Che meraviglia!
GIORNO 5: ci trasferiamo dalla cognata per passare lì il weekend.
GIORNO 6: shopping per il nipotino (non lo staremo già viziando?!) e uncinetto in compagnia. Per me il nipotino esce che sa già fare la catenella.
GIORNO 7: tra una risata e l'altra su Instagram (a proposito, per chi non lo sapesse, di là mi trovate con il nickname zampirone. Non fate domande, storia lunga.) ho imparato a lavorare a maglia usando gli uncinetti e mi sono divertita un mondo, nonostante il risultato pessimo. Per cena, ho RIPRESO POSSESSO DELLA MIA CUCINA.
In realtà che il cantiere è finito è una gran balla. Ma ho deciso così. Il giorno 119 il cantiere è stato chiuso. Amen. Perchè finalmente siamo tornati a viviere nelle nostre stanze. Perchè così ci sentiamo a casa, anche se la libreria del soggiorno è davanti alle finestre e due camere e mezza sono ancora completamente murate di scatoloni e oggetti assortiti. Anche se non è ancora stata installata la lavatrice. Fa niente, siamo a casa.
domenica 8 settembre 2013
Ristrutturazione - settimana 16
GIORNO 1: il rientro dopo le ferie. La depressione totale.
GIORNO 2: quali accessori per il bagno? Questo è il problema...
GIORNO 3: trovo mattonelle sbeccate e buchi da stuccare. Ovunque. Vivevo così bene nella mia beata ignoranza, prima che mi venisse l'occhio clinico non avrei notato nemmeno una mattonella mancante...
GIORNO 4: grazie elettricista che ti premuri di non lasciarci al buio ma... il collegamento dei fornelli? Chi lo fa il collegamento dei fornelli?
GIORNO 5: prima settimana di lavoro finita. In anticipo (mhuahuahuah!) un tecnico ha urgente bisogno ed esco prima dal lavoro.
GIORNO 6: Cambio ferramenta porte sbagliata (nUoooo le maniglie dorate noooOOOoooOOOoo), poi salutiamo e ce ne andiamo a un matrimonio.
GIORNO 7: Sì sì, oggi cominciamo a rimettere i mobili al loro post... Ma perchè loro li spostavano come fossero buste della spesa e noi non riusciamo a muoverli di un millimetro? Siamo così spossati dalla festa di compleanno della quattrenne figlia dell'amica P.?
16 settimane. Significa 4 mesi. Questo cantiere ha compiuto un terzo di anno. Adesso basta! Sono esauritissima... E tremendamente impaziente di rientrare in casa. Ormai manca poco. Spero di non andare al manicomio prima, sarebbe un peccato!
lunedì 2 settembre 2013
Ristrutturazione - settimane 14 e 15 - In altre parole, le Cacanze 2013
436: le email che aspettavano di essere lette al mio ritorno in ufficio.
93: le pulsazioni al minuto che avevo alle 11:58 del lunedì mattina. Sì, le ho contate.
7: giorni di mare (non consecutivi) che siamo riusciti a fare in due settimane di ferie.
106: giorni di cantiere ad oggi, 2 settembre.
3: amici conosciuti in vacanza (una coppia di ragazzi e il loro cagnolone. Ho scoperto l’ultimo giorno che lei è una mammagari come me. Intesa a pelle fortissima. Abbiamo riso e parlato molto. Bello quando succedono queste cose.)
2 metà: numero di copertine lavorate all’uncinetto.
1 solo: libro letto.
3: libri acquistati ancora da leggere.
Tante: ore di sonno recuperate.
Incalcolabili: calorie ingerite in eccesso.
Sono rientrata oggi dalle ferie. Due settimane di … ahem… cacanze, per usare un termine che ho imparato su twitter. Non è andata come immaginavo, devo essere sincera. I lavori a casa non sono stati terminati e abbiamo fatto meno della metà dei giorni di mare che avevamo programmato. Ma poteva andare peggio.
martedì 20 agosto 2013
Ristrutturazione - settimana 13
GIORNO 1: Ecco lo sapevo. Oggi non si è presentato nessuno. Non finiranno mai!!!
GIORNO 2: All'appello oggi abbiamo: 1 muro verde, 1 wc, 1 bidet e 3 miscelatori. Sono felicissima!
GIORNO 3: Realizzo che la mia zona giorno ha abbinamenti cromatici spudoratamente copiati dal dolcetto di marzapane Ikea. E mi piace!
GIORNO 4: Ciclamino o lampone? Non importa. Mi piace anche questo.
GIORNO 5: Ultimo giorno di lavoro. Alla fine anche le mie ferie sono arrivate! Chissà se riuscirò a riposarmi almeno un pochino...
GIORNO 6: Ci godiamo l'ultimo giorno di abusivismo a casa dei miei. Domani si rientra a Casa Gialla.
GIORNO 7: Che ansia i negozi chiusi! Quando arriva lunedì?!
Manca tanto così... pochino proprio. Ma non mi sento che sarà una cosa rapida.
Siamo a 13 settimane, 91 giorni di cantiere.
I bagni sono quasi a posto, le porte sono quasi a posto, la cucina è quasi a posto, le pitture sono quasi a posto, i pavimenti sono quasi a posto... insomma, avete capito?
Beh se avete capito beati voi, chè io mi son persa.
A questo punto è d'obbligo il totoscommesse: QUANDO FINIRANNO?
* Siate clementi, chi dice "per Natale" dovrà assumersi le sue responsabilità e accettare le risposte del caso senza replicare.
giovedì 15 agosto 2013
Ristrutturazione - settimana 12
GIORNO 1: occhei abbiamo le porte. Ma le maniglie sono sbagliate! Sgrunt.
GIORNO 2: di ritorno da Milano. Rimbocchiamoci le maniche.
GIORNO 3: dentista. Di nuovo. Mentre a casa imbiancano.
GIORNO 4: Tanta voglia di casa...
GIORNO 5: Un faretto al giorno toglie il medico... come dite? Non faceva così?!
GIORNO 6: Spesa al mercato. Amo. E shopping per il nipotino da... Ikea, sì, di nuovo! ;) Amo anche lei, ormai lo sapete!
GIORNO 7: Sos arredamento stemperato con una cenetta in balcone.
E son tre mesi di cantiere. TRE.
Siamo ancora abusivi a casa dei miei genitori che, per fortuna, sono in vacanza. Nel frattempo facciamo la spola avanti e indietro per vedere che succede "di là".
Si susseguono scene comiche del tipo:
telefonata 1: "ci vediamo a casa"
telefonata 2: "sì ma in quale casa?"
telefonata 3: "bene, bello questo, bello l'altro, manca da fare x, y, z.... ma adesso andiamo, eh, che ho la spesa che mi si squaglia nel baule."
La casa somiglia sempre più a una casa che a un cantiere. Stanno imbiancando e mancano davvero poche rifiniture. Tra cui la maggior parte dei sanitari ma... che volete, son dettagli.
martedì 6 agosto 2013
Ristrutturazione - settimana 11
GIORNO 1: gli artigiani sbroccano. Sarà il caldo. Intanto io fatico a capire quando sia il turno di chi, ma me la cavo. Le mazzette colori sono intanto diventate il mio nuovo incubo.
GIORNO 2: help!!! il mio bagno non mi piace più.
GIORNO 3: anzi no. Emergenza rientrata.
GIORNO 4: le stuccature sono finite. Non ci posso credere.
GIORNO 5: Amo la mia casa. Amo la mia cucina. Amo i miei bagni. Amerò certamente anche i miei sanitari. Quando ci saranno.
GIORNO 6: Abbiamo le porte!
GIORNO 7: 77esimo giorno di cantiere n.d.r. così, per gradire.
Questa è ufficialmente la settimana dei numeri doppi.
Intravedo la luce in fondo al tunnel. Non aggiungo altro.
mercoledì 31 luglio 2013
Luglio col bene che ti voglio
Oggi finisce luglio. Io sì e no mi ero resa conto che fosse cominciato.
Luglio per me è sempre stato il mese preferito. Quello che è finita la scuola. Quello che da piccola facevo per intero al mare con i vari parenti che si alternavano. Quello che faceva caldo ma non troppo. Quello che, armata di telo, costume, Nokia 5110 rosso e graziella rosa, potevo starmene dove mi pareva dalle 9 della mattina alle 7 di sera. E poi di nuovo dopo cena. Libertà.
Luglio per me è sempre stato il mese preferito. Quello che è finita la scuola. Quello che da piccola facevo per intero al mare con i vari parenti che si alternavano. Quello che faceva caldo ma non troppo. Quello che, armata di telo, costume, Nokia 5110 rosso e graziella rosa, potevo starmene dove mi pareva dalle 9 della mattina alle 7 di sera. E poi di nuovo dopo cena. Libertà.
Poi è iniziata l’università. Le cose sono cambiate. Luglio era l’ultimo mese di
studiate stakanoviste, per fortuna spesso in trasferta, rigorosamente in compagnia. Mi illudevo
di essere in vacanza, anche se poi non lo ero per niente. Rimanevo
bianco-mozzarella e una volta (una sola eh, che vi credete?!) è pure successo
che mia mamma sbattesse fuori me e la mia amica C. a prendere
un gelato, perché a forza di studiare ci eravamo ridotte a due larve rincitrullite.
2013: le cose sono ulteriormente peggiorate: lavoro da 5 anni in un posto dove luglio è uno dei
mesi più caotici e duri dell’anno. Forse il peggiore in assoluto. Un periodo dove tutti sclerano e urlano si agitano e
discutono e le ferie ahimè sono ancora lontane. Rimpiango moltissimo l’anno scorso
quando a luglio ero in vacanza, in viaggio di nozze, per la precisione. Non accadrà mai più. Sigh.
Come se non bastasse il cantiere è ancora aperto.
Apertissimo. E niente, io ogni tanto crollo. Sul lavoro alle volte sono
talmente esaurita che rabbrividisco se solo ripenso a tutte le cose che ho fatto
perché è assolutamente improbabile che non ne abbia toppata almeno una. A casa
a volte ho la sensazione che le cose mi sfuggano di mano, che gli artigiani
siano fuori controllo e che niente stia procedendo. In realtà non è così, però
anche una tranquillona come me qualche volta si fa prendere dall’ansia.
Prendiamo ad esempio il momento in cui, entrando nel mio bagno, non mi piaceva
più. Dai, non è possibile! Erano 10 anni che pensavo a come farlo, ho disegnato
sulla carta a quadretti circa un milione di soluzioni possibili, finalmente ho
battezzato quella giusta, sono rimasta entusiasta quando ho visto i materiali
in negozio e ho detto “voglio questo e quello”. Non era proprio possibile che non
mi piacesse più. Infatti il giorno dopo m’è passata. Credo sia stato solo un
crollo di nervi. Un momento no. Un po’ di stanchezza accumulata condita con la
sindrome premestruale. Ecco, dai, diamo la colpa al ciclo, che ultimamente fra parentesi
comincia a starmi discretamente antipatico.
Passerà, lo so. Sono certa che fra pochi mesi riderò a
crepapelle pensando a me in questi giorni. Me con il dente sfasciato, che vorrei
mettere questo smalto e non ho idea di dove l’ho imbucato, che lavo mutande a
ciclo continuo perché ne ho tenute a disposizione solo una minima parte e ogni tanto
capita che rimaniamo senza (veramente eh! Fortuna che fa caldo e il bucato si
asciuga prima fuori che in asciugatrice). Mi faccio una gran tenerezza, a immaginarmi a correre di
qua e di là e ad angustiarmi e rigirarmi nel letto di notte se mi viene in
mente qualcosa che mi è sfuggito. Però io oggi sono questa qua. E passerà
ancora qualche settimana prima che possa riderci su. Fortunatamente le ferie si
avvicinano e le prossime due settimane saranno a regime parziale. Ciò significa
che nei prossimi giorni di lavoro dovrò ingranare ancora una marcia (l’ultima
che mi rimane, più di così schiatto) per terminare tutto e probabilmente qui mi
troverete ancora più esaurita. Ma tant’è.
Vi lascio con un pensiero positivo, che credo di essermi sfogata
abbastanza: stamattina mi sono svegliata di ottimo umore. Ho sognato che era
nato il mio nipotino ed è stato un sogno bellissimo. Era minuscolo dentro la
sua tutina di ciniglia azzurro carta da zucchero e aveva pochi capelli chiari. Mia
cognata era bellissima e serena, vestita di panna e azzurro (*), lo teneva in braccio
con dolcezza e ce lo mostrava per la prima volta. Mio cognato, felicissimo,
giocava col bimbo che gli sorrideva e ridevamo tutti. Forse sembrerà un po’
banale ma mi ha messo molta allegria. Non è stato un sogno lungo ma era
ricchissimo di dettagli che mi hanno colpita. Cercherò ti tenerlo presente
quando avrò bisogno di un pensiero felice nei prossimi giorni.
(*) Sì, ho visto il video del principino George... come dite? Condizionata? Io? Naaa.... ;)
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Ristrutturazione - settimana 10
GIORNO 1: sono distrutta e soffro il caldo. Cucina lui. Lo amo.
GIORNO 2: il cantiere è nostro e ce lo gestiamo noi. Al bando gli invasori!
GIORNO 3: prendo impegni per settembre per non concentrarmi su questo luglio strano.
GIORNO 4: una cena a scrocco. Mai nulla fu più gradito.
GIORNO 5: Dentista + Cesare = giornata impegnativa
GIORNO 6: spesacommissionicorricorribucatoaltraspesacorricorri
GIORNO 7: Fuga con amici. Stavolta in montagna. Burp!
I nervi! I nervi cominciano a cedere.
Il caldo non aiuta. Occupare abusivamente casa dei miei genitori invece sì.
Pulito, ordine e aria condizionata A ME!!!
domenica 21 luglio 2013
Ristrutturazione - settimana 9
GIORNO 1: cioccolato al latte. In quantità. Sul muro ;P
GIORNO 2: perdutamente innamorata della mia cucina. Sì, finalmente è arrivata.
GIORNO 3: ci mancava solo il dentista (per il dente sbriciolato)
GIORNO 4: maaa ce la facciamo per fine mese?? [...]
GIORNO 5: io. ho. bisogno. di. riposare.
GIORNO 6: in gita al mare, per fortuna.
GIORNO 7: COME domani inizia un'altra settimana?! No, non me la sento.
Ce la stiamo sudando, la nostra casetta ristrutturata.
Vedere la prima stanza finita è stata comunque una gradita ricompensa.
Un passo alla volta. Un mattone alla volta. Una piastrella alla volta. Sic!
martedì 16 luglio 2013
Ristrutturazione - settimana 8
GIORNO 1: ma oggi non dovevamo essere pronti per la consegna della cucina??? come un'altra settimana? vuoichemuoro????
GIORNO 2: passare a casa per fare una doccia e uscire più zozza di prima.
GIORNO 3: verde o giallo, questo è il dilemma.
GIORNO 4: la fantastica libidine di fare shopping per il nipotino e, per parità, anche per la sua mamma...
GIORNO 5: sicuri eh! Per la cucina... ok, ok, un'altra settimana.
GIORNO 6: lontani dalla Casa Gialla per faccende più importanti.
GIORNO 7: una giornata di relax all'outlet, dove Mammagari si trova a provare e acquistare gli stessi (comodissimi) sandali di una ragazza (molto) panciuta accanto a lei, ma se ne accorge dopo. Perchèèè, perchèèèè mi ostino a comprare adesso abbigliamento potenzialmente premaman?! Ah, già. Perchè voglio un bambino e i miei neuroni non riescono a trattenersi dal giocarmi bislacchi scherzetti.
Dopo due mesi di cantiere, tutto procede. E nella direzione immaginata, sperata. Ciò che comincia a vedersi è esattamente come lo avevo sognato, come lo avevamo progettato. E questo è molto bello. La settimana successiva (quella in corso) dovrebbe regalarci altri succosi punti smarcati. Avanti!
martedì 9 luglio 2013
Ristrutturazione - settimana 7
GIORNO 1: inizia ufficialmente la Ricostruzione: questa si chiama Felicità
GIORNO 2: ho un nuovo passatempo: si chiama ammiralamattonellaefaiOOooooh!
GIORNO 3: 100km x 7 scatole x 6 mattonelle l'una = cantare a squarciagola in auto attraverso la pianura padana
GIORNO 4: cosa c'è di meglio di un salto a Ikea per risolvere ogni dubbio? Quello di oggi riguarda il verde limone
GIORNO 5: il marmo, questo problematico materiale
GIORNO 6: un altro sabato da fuggitivi, ma prima o poi riavremo casa nostra!
GIORNO 7: ci prepariamo a una nuova settimana. ce la faranno i nostri eroi?
Eh, ce la faranno??? Siamo felici ma stanchi, nervosi, irritabili... questo strano menage rende strani anche noi. Comincio ad avere proprio voglia di pulire, di fare una lavatrice senza doverla programmare giorni prima. Mi aggiro in ciappo e pigiama per la città e l'ufficio con la scusa che quest'anno vanno di moda lo chignon spettinato gli harem pants. Sono evidentemente un po' alla frutta.
GIORNO 2: ho un nuovo passatempo: si chiama ammiralamattonellaefaiOOooooh!
GIORNO 3: 100km x 7 scatole x 6 mattonelle l'una = cantare a squarciagola in auto attraverso la pianura padana
GIORNO 4: cosa c'è di meglio di un salto a Ikea per risolvere ogni dubbio? Quello di oggi riguarda il verde limone
GIORNO 5: il marmo, questo problematico materiale
GIORNO 6: un altro sabato da fuggitivi, ma prima o poi riavremo casa nostra!
GIORNO 7: ci prepariamo a una nuova settimana. ce la faranno i nostri eroi?
Eh, ce la faranno??? Siamo felici ma stanchi, nervosi, irritabili... questo strano menage rende strani anche noi. Comincio ad avere proprio voglia di pulire, di fare una lavatrice senza doverla programmare giorni prima. Mi aggiro in ciappo e pigiama per la città e l'ufficio con la scusa che quest'anno vanno di moda lo chignon spettinato gli harem pants. Sono evidentemente un po' alla frutta.
martedì 2 luglio 2013
Ristrutturazione - settimana 6
GIORNO 1: il pilozzino, questo sconosciuto.
GIORNO 2: rasatura. (imparo parole ed accezioni nuove ogni
giorno, a settembre potrò sfoggiare un vocabolario che neanche all’Accademia
della Crusca)
GIORNO 3: non si fuma in casa nostra!!! Dannazione e
mannaggiavvoi!!!!
GIORNO 4: benissimo, lunedì arriva il posatore. Ma dove
posa, se ancora manca un muro?
GIORNO 5: controsoffittiamo… un bagn…anzi anche il corrid…
famo pure la cucin…. Anche studio e sala, tiè! Ma io non voglio, bhuaaaaa, io
amo il soffitto alto, bhuaaaaa!!!!
GIORNO 6: è il terzo weekend che ho dei misteriosi
cedimenti, delle defaillance fisiche non indifferenti. Se non fossi certa del
contrario, penserei proprio di essere incinta.
GIORNO 7: il nostro primo anniversario di matrimonio. E la
pazza idea di passarmi il tempo sotto l’ombrellone leggendo l’oroscopo.
Bene. Si procede. Mi piego (molto e in parecchie direzioni)
ma non mi spezzo, che si sappia. Anzi no, in piccole parti mi spezzo pure… tipo
il dente che mi si è sbriciolato oggi sotto un crackers. Occhei mi gratifico con un piccolo autoregalo. Viva Amazon. Viva i buoni consigli delle amiche.
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