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venerdì 11 marzo 2016

Una che c'è passata - 5 - PMA e punture [tutta la verità]

Mio sesto giorno post transfer, comincio a dare i numeri. Il mio umore è direttamente proporzionale all'intensità del famoso sintomo (che poi è il fastidio al seno!) che va e viene... e quando va mi manda parecchio in crisi. Mi sono messa a giocherellare con dei test di ovulazione scaduti che avevo in casa. Non so sperando di ottenere cosa. Forse proprio perchè scaduti, sapevo che qualsiasi risultato sarebbe venuto fuori, avrei potuto giocarmi la carta della scadenza, per ribaltarlo come volevo io. Spero che lunedì arrivi in fretta, anche se non sono più sicurissima che riuscirò ad aspettare. Da una parte vorrei fare il test adesso e togliermi il pensiero, vada come vada, dall'altra, se dovesse essere negativo, non so se sarei pronta ad accettarlo. Che fatica!
Meno male che ho pensato di scrivere il Manualetto, così mi passo un po' il tempo e mi gratifico pensando che possa servire a qualcuna di voi. Quindi passiamo alla puntata sulle iniezioni che, anche se non ci avreste mai scommesso, diventeranno le vostre migliori amiche. Niente paura.

***

Purtroppo sì, i farmaci che si assumono per la PMA vanno iniettati. Dovete convivere con l'idea che dovrete farvi diverse punture, possibilmente da sole. Vi avevo promesso che avrei affrontato l'argomento a fondo.
Andiamo con ordine.

La cosa aveva sconvolto abbastanza anche me che non ho la fobia degli aghi. Per fortuna o per sfortuna, non avevo mai fatto una puntura in vita mia. Gli unici aghi che conoscevo erano quelli per fare il punto croce...
Il mio timore non era tanto quello del dolore o lo schifo nei confronti dell'ago o della siringa, io avevo una gran paura di sbagliare. Sbagliare il dosaggio o la modalità di iniezione. Avevo paura che il farmaco potesse non assorbirsi correttamente e anche di potermi fare male.

Niente di tutto questo è probabile, per non dire impossibile.

Le iniezioni di cui stiamo parlando sono esclusivamente sottocute, quindi con aghini microscopici, sottilissimi e cortissimi - mezzo spillo per intenderci - spesso con penne preriempite (tipo quelle con l'insulina per i diabetici, che usano anche gli anziani senza difficoltà) e non con vere e proprie siringhe.
Se comunque vi dovesse capitare di farne anche con siringhe vere (il Cetrotide per esempio in Italia è commercializzato con la siringa vera e la polvere da sciogliere), vi assicuro che è assolutamente fattibile.
Magari un pochino più complicato, ma fattibile.
Il dosaggio è semplicissimo da impostare nel caso di penne prepiempite multidose, diversamente ogni puntura/penna viene precisamente con il farmaco che serve, non di più e non di meno. Sbagliare dose è praticamente impossibile. Esistono poi dei librettini inclusi nelle confezioni dei farmaci multidose che vi aiutano a tenere nota del farmaco iniettato giorno per giorno e della rimanenza, funzionano come prova del nove sia per sapere con certezza quanto farmaco vi rimane, sia per verificare le dosi che avete fatto.

Su youtube trovate video chiarissimi che mostrano come utilizzare ogni tipo di dispositivo, e anche il medico che vi segue vi farà un breve corso introduttivo. Vi assicuro, si può fare.

Ricordo di aver esitato il tempo di un sospiro prima della primissima puntura, poi ho riso di me perchè è stata molto più facile di quel che credevo. L'ago, a parte nella frazione di secondo in cui buca lo strato più esterno di pelle, non si sente nemmeno entrare. Ma non lo dico per dire, non si sente sul serio! Bisogna solo entrare molto lentamente, quasi fino alla fine dell'ago o anche fino alla fine, non abbiate timore, non succede niente. Non abbiate nemmeno fretta, prendetevi il tempo: pizzicate la pelle, entrate adagio, iniettate adagio fino alla fine e non uscite subito, contate fino a 10 sempre tenendo premuto lo stantuffo e, senza smettere di tenere premuto lo stantuffo, lentamente uscite. Fine! Potrebbe uscire una minuscola gocciolina di farmaco o di sangue, è del tutto normale e non fa niente. Premete un pochino con lo stesso batuffolo con cui avete disinfettato prima la zona e non ci pensate più.

Un altro mio timore era che il liquido bruciasse così tanto da impedirmi di finire di fare l'iniezione. Altra paranoia inutile! L'ultima iniezione che avevo fatto io era il vaccino per l'HPV e quello bruciava davvero da morire. Niente a che vedere! Tutti i liquidi che ho iniettato io per la PMA o non si sentono del tutto (tipo Ovitrelle) o si sentono appena formicolare (tipo Puregon). Per poco, poi passa anche quello. Il Cetrotide dopo l'iniezione è l'unico che a me ha fatto un po' di reazione localizzata, ma con gli altri zero, zero assoluto. Appena un piccolissimo livido. Ognuno ha una sensibilità diversa, ma non credo che ci possano essere delle differenze colossali. Vedrete che andrà bene già dalla prima poi, mano a mano che le fate, vi impratichirete e andrà sempre meglio.

E' logico che, dopo tanti giorni di iniezioni, la zona dove le fate sarà un po' dolente, ma se nessuno vi prende contro accidentalmente, farete fatica ad accorgervene.

A proposito, le zone dove potete fare le iniezioni sono molteplici, e più riuscite ad alternarle, meno fastidio sentirete. Potete fare le iniezioni sulla pancia attorno all'ombelico, nella parte esterna delle cosce e anche nelle braccia. Nelle braccia se vi fate le iniezioni da sole farete fatica perchè servono due mani (una pizzica la pelle, l'altra inietta), mentre pancia e gambe sono ok. Personalmente io ho optato sempre per le gambe e mi sono trovata bene. La pancia in realtà è la zona che va per la maggiore, ma io ho preferito evitare perchè nella pancia soffro moltissimo il solletico e l'idea di toccarmi ripetutamente in quella zona (disinfettare, poi pizzicare la pelle, poi iniettare, poi disinfettare di nuovo) non mi entusiasmava. Inoltre, immaginando di poter avere fastidi alle ovaie che si trovano lì vicino, volevo diversificare un po' le zone torturate...

Perchè farsi le punture da sole: tranne nel caso in cui vi venga da svenire solo a nominare la parola iniezione, vi consiglio di farvi assolutamente le punture da sole:

  • secondo me sentite male se ve le fa un altro, però non ho provato quindi è solo una sensazione
  • le iniezioni vanno fatte sempre a orari molto ben precisi, quindi se non siete autonome e la persona che ve le fa ha un problema, rischiate di ritardare o di dovervi fare voi la puntura in preda al panico, perchè non lo avevate previsto
  • di punture ne dovrete fare tante, almeno 20, quindi tanto vale non pesare su altri, a meno che non ve le faccia qualcuno che vive con voi e sia sempre disponibile
  • le punture andranno fatte per forza a casa, perchè devono quasi tutte rimanere in frigorifero, e spesso dopo vanno riposte in frigorifero (la maggior parte sono fiale multi dose, quindi avrete una rimanenza da riporre nuovamente in frigorifero. Non è ammesso lo scarto, poichè vi daranno esattamente il farmaco di cui avete necessità e non potete procurarvene altro) quindi difficilmente potrete contare su un professionista (a meno che non sia disposto a venire a casa vostra ogni giorno per in orario serale per diversi giorni di seguito, incluse domeniche e festivi... o forse lo trovate, ma vi costerà parecchio: in questa zona per effettuare una sola iniezione a domicilio un professionista prende, senza fattura, dai 30 ai 50€)
  • da sole farete meno fatica ad individuare le zone più sensibili ed evitarle
Un ultimo consiglio: se sarete in malattia durante la stimolazione, prevedete di fare le iniezioni - che di solito vanno fatte la sera - nell'orario in cui siete soggette alla visita fiscale e non dopo, in modo tale da non essere per forza prigioniere in casa per settimane anche negli orari in cui potreste uscire per una boccata d'aria, se ve la sentite. Confrontatevi col medico per individuare l'orario migliore per voi.

Buona fortuna, e al prossimo capitolo del Manualetto.

martedì 23 febbraio 2016

Cetrotide? No problem.

In un'altra vita devo essere stata uno scolapasta. Altrimenti non si spiega.

Sto reggendo bene tutti i buchi e i nuovi farmaci, il Gonal per ora mi da molto meno fastidio del Puregon (che mi aveva stesa!) e il temuto Cetrotide alla fine sì, pizzica, ma davvero poco e per poco tempo ed è vero, lascia un bozzo, che però per il momento non da fastidio, è solo un po' caldo e più che altro è brutto da vedere. La preparazione del farmaco, che in Italia viene venduto in polvere, è fattibile anche per un'inetta come me. Anche i lividi per ora sono piccoli e nel giro di un paio di giorni scompaiono. Sto diventando bravina, via. Me lo dico da sola. Pat pat sulla spalla.

Intanto comincio a pensare al pick up... sono al settimo giorno di terapia (protocollo corto) e non me lo hanno ancora nominato. Sto facendo la brava gallinella e covo con impegno e pazienza. Mi viene molto bene anche questo, sapete? Specialmente la fase in cui devo stare appollaiata sul divano, con il gatto che mi fa la guardia. Oggi mi sono sparata la sesta seduta di agopuntura (come se di buchi non ne avessi già abbastanza), e domani ho il secondo prelievo e il secondo monitoraggio.

Non vedo l'ora di vedere i miei ovetti!